Per chi e di quanto aumento le pensioni a febbraio: date, tempistiche e aspetti da sapere, ecco i dettagli in merito
A febbraio pensioni più alte: ecco per chi sono previsti aumenti in relazione alla rivalutazione, date, tempistiche e altri dettagli al riguardo.
Si attendono a febbraio pensioni con importi più alti. Da parte di INPS vi è stata la definizione del calendario per quel che concerne il pagamento delle pensioni proprio per tale mese. E ciò, andando a prevedere gli incrementi legati alla rivalutazione per gli assegni il cui versamento non ha avuto luogo.
In quel di febbraio maggiormente corposi anche gli assegni minimi per gli over settantacinque arrivati, in virtù della legge di bilancio, a seicento euro mensili. L’anno scorso erano mai a cinquecento venticinque.
Il tema delle pensioni è sempre centrale e di grande interesse, con diversi spunti ed elementi che destano attenzione. Si pensi ad esempio ai pochi contributi, ecco le possibilità cui orientarsi nel 2023.
Tonando però al punto in oggetto, anzitutto è bene soffermarsi sulle date e sul calendario per quanto attiene le pensioni di febbraio. Gli assegni vedranno la relativa erogazione dal 01.02.23, ovvero mercoledì, al 04.02.23, il sabato. Sarà seguito il solito ordine alfabetico.
È il portale SosTariffe a ricordare che l’aumento sarà pari al 7.3 per cento. Nel dettaglio, la ripartizione vede un aumento affettivo pari al 5.3 per cento circa gli assegni previdenziali al confronto del mese precedente. L’altro due per cento, poi, è stato già oggetto di pagamento al novembre scorso, come stabilito dall’esecutivo a guida Mario Draghi.
La rivalutazione però non si lega a tutti i pensionati. Quella al cento per cento riguarda soltanto gli assegni che non siano maggiori di quattro volte il trattamento minimo. Ovverosia, quelli che sono poi a 2.101,53 euro.
Per quelli dalle cifre più alte si prevede un aumento decrescente. A stabilirlo la legge di bilancio 2023. Al riguardo infatti è stato deciso che non vi saranno tre scaglioni, bensì sei.
Gli assegni fra 4 e 5 volte il minimo lordo, dunque tra 2.101,52 e 2.626,90 euro, saranno oggetto di una rivalutazione dell’ottanta cinque per cento.
Coloro che sono titolari di pensione lorda di 2.626 euro all’incirca, nel mese di febbraio vedranno un aumento su per giù di cento sessanta due euro. In merito agli assegni fra 5 e 6 volte il minimo lordo, dunque fra 2.626,90 e 3.152 euro, la rivalutazione sarà del cinquantatré per cento.
Coloro che percepiscono un assegno pensionistico di 3.150 euro lordi, all’incirca sei volte il minimo, si ritroveranno con più o meno cento ventuno euro in più.
In merito agli assegni minimi di coloro che sono over settantacinque, questi sono cresciuti, come detto, arrivando a seicento euro.
Inoltre, nel momento in cui si va a considerare pure la rivalutazione perequativa, gli assegni per i settantacinque o chi ha un’età maggiore di questo, saranno pari a seicento novantasette euro nel febbraio dell’anno in corso.
I pensionati con trattamento minimo con età inferiore di settantacinque, non vedranno la pensione portata a seicento euro. Circa tale categoria, in aggiunta alla rivalutazione del 7.3 per cento, vi sarà anche un alto 1.5 per cento. L’assegno ava a cinquecento settanta euro.
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