Le bollette non fanno più paura, i costi del metano stanno diminuendo e i contribuenti possono tirare un sospiro di sollievo.
A febbraio registreremo un -35% sulle bollette del gas. Il prezzo del metano è tornato a quello dei due mesi precedenti la guerra in Ucraina.
I contribuenti possono tornare a guardare con maggiore fiducia al futuro. Arrivano i primi segnali positivi in mezzo a tanti problemi che sono comparsi in seguito allo scoppio della guerra in Ucraina. Gli spiragli di speranza, nello specifico, si aprono sul fronte bollette. Dopo mesi di fatture dagli importi stellari, gli italiani potranno notare piacevoli sorprese dato che il costo del gas è sceso fino a raggiungere i livelli del mese di dicembre 2021 (il conflitto è iniziato il 24 febbraio 2022). Il gas sulla Borsa Ttf di Amsterdam si è attestato a 59 euro a megawattora. Se consideriamo che ad agosto passato era di 350 euro si comprende bene perché possiamo permetterci un sorriso. Da gennaio a febbraio, dunque, i prezzi diminuiranno ancora, la stima è del 25%. Questo significa che stiamo per uscire dall’emergenza? Per ora godiamoci i segnali positivi sperando che siano preludio di un ritorno ad una situazione geopolitica internazionale più stabile.
Sul mercato italiano all’ingrosso del metano si registrano prezzi sempre più bassi. La notizia è ottima dato che è il riferimento per i costi imposti da ARERA. Per conoscere esattamente quale sarà il costo applicato occorrerà attendere i primi giorni di febbraio ma le previsioni lasciano ben sperare.
Ci sarà un ribasso consistente per tutte le famiglie che si trovano nel regime del Mercato tutelato. Il prezzo medio di gennaio nella prima metà del mese si è attestato sui 69,8 euro. Continuando così fino al 31 gennaio tale valore si tradurrebbe in una riduzione in fattura del 35% rispetto i mesi precedenti. A dicembre, nello specifico, il prezzo era di 116,8 euro per MWh. E non finisce qui. Se l’andamento proseguirà si potrà arrivare ad un taglio del 50%.
Possiamo credere alle previsioni di ribasso delle prossime settimane? Per rispondere occorre capire i motivi alla base di questa diminuzione del prezzo del metano. In primo luogo c’è l’inverno mite che ci ha accompagnato fino ad ora. Le temperature si sono abbassate solamente da un paio di giorni e, dunque, la richiesta di gas da parte delle famiglie è stata, al momento, minima.
Poi c’è il calo della domanda da parte delle industrie a causa della riduzione della produzione. Infine, la capacità della Germania di mettere in funzione in brevissimo tempo due rigassificatori e l’aumento dell’utilizzo delle energie rinnovabili in primis il vento. Sfruttando queste energie gli effetti sui costi dell’energia elettrica sono immediati. Si è visto proprio in Germania dove passando all’eolico il prezzo è sceso a 9,3 euro a megawattora contro i 145 euro dell’Italia. Sarebbe il caso di dire “Sveglia Italia, è ora che la transizione ecologica diventi efficace”.
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