Novità in arrivo in merito alla modalità di pubblicazione dei concorsi delle Pubbliche Amministrazioni: ecco tutto quello che sappiamo.
A quanto pare, con l’arrivo del nuovo anno iniziano ad esserci dei veri e propri cambiamenti nel mondo del lavoro pubblico. La notizia è di qualche giorno fa.
Chiunque, e molti casi recenti lo dimostrano, spera di lavorare nel mondo del pubblico. Possiamo dircelo senza nasconderci: in questo ambiente ci sono dei vantaggi e delle protezioni che non sempre vengono garantite nel privato. Un esempio ben lucido rappresenta la figura della donna e la sua possibile voglia di maternità. Se nel pubblico, la stessa è tutelata in ogni modo possibile, nel privato ci sono stati degli episodi davvero osceni. Anzi, addirittura, nel momento del colloquio è ormai diventata prassi chiedere ad una donna, e non ad un uomo, se ha intenzione di avere figli.
Una domanda scioccante che, però, purtroppo, è diventata normale. Di conseguenza, molte donne talentuose vengono scartate anche se bravissime, e quelle incinte, poi, si vedono rimpiazzate durante la gravidanza. Certo, dall’altra parte non è nemmeno così facile vincere un concorso, ma la voglia di dormire sogni tranquilli, consapevoli del fatto che lo stipendio arriverà sempre, fa superare ogni paura. È il caso, infatti, di tanti laureati napoletani che si accontentano di fare gli spazzini.
Comunque sia, sembra proprio che l’inizio del nuovo anno abbia portato una grossa svolta nel pubblico: i concorsi non saranno più resi noti sulla Gazzetta Ufficiale. Ma prima di passare a questo, diamo uno sguardo a delle nuove offerte di lavoro. Intesa San Paolo e Banca Sella cercano nuove risorse anche prive di esperienza. Oppure, il famoso marchio Toyota è alla ricerca di nuovi dipendenti per la nuova sede di Torino. Ebbene, detto ciò, approfondiamo quanto detto in precedenza.
A quanto pare, per sapere di un concorso emanato dalle Pubbliche Amministrazioni non si potrà più leggere la Gazzetta Ufficiale. Infatti, i bandi non saranno più resi noti sulla celebre e storica piattaforma. A dichiararlo è proprio il Dipartimento della Funzione Pubblica tramite la newsletter di PArliamo, un realtà nata con Formez PA e rivolta a chi lavora nel pubblico.
Se proprio vogliamo essere specifici, si legge come le stesse non abbiano più l’obbligo di rendere noti i loro bandi sulla Gazzetta. In cambio, il punto di riferimento per la lettura delle diverse selezioni sarà sul Portale unico di inPA e i diversi siti istituzionali.
In passato, nello specifico, in data 1° novembre dello scorso anno, già si parlava di questo. In particolare, le amministrazioni centrali assieme alle autorità amministrative indipendenti, sono stati obbligati a pubblicare su inPA i nuovi e vari bandi di assunzione. Allo stesso sito, inoltre, era possibile inviare le domande di partecipazione da chiunque vi fosse interessato.
Ma non è finita di certo qui: le Pubbliche Amministrazioni renderanno noti sempre sul Portale Unico, non solo i bandi, ma anche altri avvisi. Stiamo parlando di comunicazioni relative alla mobilità e alla selezione per incarichi di lavoro di tipo autonomo in caso di interventi sul PNRR. Stesso discorso vale per le graduatorie finali di merito e i risultati delle procedure.
Sicuramente, nel complesso, è stata una decisione che ha scosso e smantellato una sicurezza. Da questo momento in poi, sarà un po’ più difficile trovare un bando: la Gazzetta Ufficiale, infatti, rappresentava un po’ una rivista di riferimento in cui leggere di tutto. Un luogo virtuale in cui ognuno poteva cercare e trovare qualsiasi tipologia di possibilità di lavorare nel pubblico. Concludiamo con la speranza che l’ordine con cui la Gazzetta Ufficiale ci aveva abituati non vada a rotoli.
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