I lavoratori che si assentano dal lavoro per malattia, sono sottoposti a specifica visita fiscale. Esistono, però, delle eccezioni.
Se un lavoratore (pubblico o privato) è temporaneamente impossibilitato ad andare a lavoro perché malato, ha l’obbligo di contattare il proprio medio curante per la trasmissione telematica all’INPS del certificato di malattia.
È opportuno chiarire immediatamente che il lavoratore è responsabile della veridicità di quanto dichiarato nel certificato. Per tale ragione, è obbligato a controllare che i dati anagrafici e l’indirizzo di reperibilità siano corretti. Allo stesso modo, deve assicurarsi che il certificato telematico sia stato inoltrato nel modo giusto.
L’interessato può visualizzare il documento sul sito web www.inps.it, accedendo con le proprie credenziali digitali SPID, CIE o CNS.
Vediamo, dunque, quali sono le regole da rispettare quando si riceve una visita fiscale.
Potrebbero interessarti anche i seguenti approfondimenti: “Visita fiscale 2023: esonero alla reperibilità senza rispettare orari, è possibile ma attenzione si rischia di perdere tutto” e “Visita fiscale, incredibile cosa accade con il citofono rotto! Non c’è scusa che tenga“.
La visita fiscale di controllo può essere programmata d’ufficio dall’INPS oppure su richiesta del datore di lavoro.
Innanzitutto, bisogna indicare in maniera visibile sul campanello del domicilio il proprio nominativo, per consentire al medico di trovare facilmente l’interessato.
Fondamentale, poi, è il rispetto delle fasce orarie di reperibilità per la visita fiscale di controllo, anche nei giorni festivi, di sabato e di domenica. La disciplina normativa, però, è differente per i lavoratori privati e quelli del settore pubblico.
Ma cosa succede se il lavoratore non è presente al momento della visita fiscale domiciliare? Riceve un avviso con l’invito a comparire, nella data prevista, presso gli ambulatori della sede INPS competente. Se, però, in tale giorno è ricominciata l’attività lavorativa, non bisogna sottoporsi a visita, ma bisogna avvertire l’Istituto.
In ogni caso, è necessario giustificare l’assenza, per non incorrere nelle sanzioni amministrative o disciplinari previste.
Una nostra gentile Lettrice ha inviato in Redazione il seguente quesito:
“Buongiorno, se il medico inserisce il codice E sul certificato di malattia, non arriva la visita fiscale dell’INPS? Sono una dipendente del settore pubblico. Grazie.”
Molti lavoratori richiedono ai propri medici curanti di inserire il “codice E” nei certificati di malattia, per ottenere l’esenzione dalla visita fiscale.
Attenzione, però, perché tale operazione potrebbe rivelarsi del tutto priva di senso. L’INPS, infatti, ha chiarito che, innanzitutto, la normativa non contempla l’esonero dalla visita medica, ma solo dalla reperibilità.
In secondo luogo, il medico curante può apporre al certificato solo le “agevolazioni” (differenziate per i lavoratori pubblici e privati), per le quali viene meno l’obbligo del rispetto delle fasce di reperibilità, che abbiamo precedentemente elencato. Il medico curante deve segnalare le agevolazioni per la visita fiscale esclusivamente al momento della compilazione del certificato; esse, infatti, non possono, per alcun motivo, essere inserite successivamente, perché l’esonero è riferito alla reperibilità e non al controllo.
Per rispondere al dubbio della nostra Lettrice, segnaliamo che il “codice E”, così come indicato nel Messaggio INPS del 13 luglio 2015, n. 4752, è un codice che riguarda solo il “linguaggio interno” dei medici INPS. Durante la verifica dei certificati pervenuti, infatti, essi utilizzano tale terminologia per indicare le decisioni relative ad alcune malattie gravissime. In particolare, le patologie che rientrano in tale categoria sono, ad esempio, le oncopatie metastatiche, gli stati terminali e le situazioni post chirurgiche di interventi demolitivi.
In conclusione, l’applicazione di un eventuale “codice E” sul certificato medico non produce alcun effetto derogativo né sulla visita fiscale né sulla reperibilità del lavoratore.
Se hai dubbi o vuoi porre una domanda di carattere previdenziale, fiscale e legge 104, invia qui il tuo quesito.
Fare la spesa sarà più conveniente con il trucchetto che vi sveliamo, utile per accedere…
Anche i disoccupati che svolgono lavori occasionali hanno diritto all'indennità NASpI, ma devono rispettare precisi…
Ci sono tantissimi benefici per le persone più anziane, che spesso necessitano di maggiori tutele.…
Per non ricevere penalizzazioni sull'assegno pensionistico è fondamentale scegliere accuratamente la tipologia di trattamento. Nel…
Chi affitta in nero un immobile rischia sanzioni molto severe in caso di controlli fiscali.…
L'Agenzia delle Entrate ha avviato una nuova campagna di controlli grazie a un nuovo algoritmo.…