Vaccini Antinfluenzali a mRNA in arrivo probabilmente per l’anno prossimo. Le affermazioni di Matteo Bassetti, però, spiazzano.
Il noto virologo ha parlato a Primocanale, annunciando l’arrivo dei nuovi Vaccini a mRNA anche per l’influenza.
Stando alle sue (sprezzanti) parole nei confronti di chi non crede ciecamente nella nuova tecnologia, i nuovi vaccini promettono “miracoli”.
Attualmente, come sappiamo, i trattamenti a mRNA sono usati per contrastare il Covid, ma la tecnologia è studiata da più di 20 anni. Purtroppo, nonostante alcuni successi e gli avanzamenti nelle scoperte, ad oggi i vaccini a mRNA non sono molto efficaci.
I contagi del Sars-Cov-2 che avvengono anche nelle persone vaccinate con una o più dosi ne sono la dimostrazione. Ciò avviene a causa delle numerose varianti che il virus produce, per continuare a diffondersi ed evitare gli “scudi”.
Il Covid è però un “nuovo virus” mentre ad esempio l’HIV è ben conosciuto dagli scienziati. Nonostante ciò, i vaccini a mRNA finora ideati per contrastarlo non hanno prodotto i risultati sperati. Lo ricorda anche un articolo di Repubblica. Nemmeno contro alcune delle più terribili malattie, purtroppo, le attuali terapie a mRNA stanno sortendo effetti “clamorosi”.
Ricordiamo ad esempio il caso del Lecanemab, il trattamento pensato per combattere l’Alzheimer. Purtroppo, gli stessi scienziati hanno dei dubbi sulla sua efficacia, e non mancano le preoccupazioni sugli effetti collaterali molto gravi.
Certo la tecnologia potrà essere migliorata, ma nel frattempo le parole di Bassetti innescano domande e dubbi. Ecco cosa ha detto.
Attualmente abbiamo a disposizione i vaccini antinfluenzali, costituiti da parti di virus inattivate. Siamo protetti, però, solamente da 4 ceppi, a fronte di 20 esistenti.
La vaccinazione, come ci ricorda una spiegazione pubblicata sul sito Fondazione Veronesi, “è una strategia di tutela della salute che viene attuata al fine di proteggere un individuo da una malattia di natura infettiva prima che questa si manifesti. La procedura consiste nella somministrazione per via iniettiva, o in alcuni casi per via orale, di una soluzione contenente l’agente responsabile della malattia – (ucciso o attenuato) o parte di esso – (frammenti di proteine o materiale genetico, come l’RNA).”
Matteo Bassetti, nelle sue dichiarazioni, ha riportato alcuni dati: ad oggi, i vaccini antinfluenzali offrono una garanzia del 50% di non ammalarsi. Sono consigliati ai soggetti a rischio, ovvero le persone che a seguito di malattia possono avere manifestazioni gravi: infarti, problemi ai polmoni e altro, fino ad arrivare il decesso.
Ma la vaccinazione antinfluenzale è consigliata a chiunque non desideri contrarre la malattia, e anche ai bambini che – generalmente tranne casi particolari – non sono a rischio.
All’inizio di questa stagione invernale, i medici hanno consigliato vivamente a tutti di vaccinarsi contro l’influenza. Ma è efficace solamente al 50% (cioè, posso ammalarmi come no, ho le medesime probabilità).
Eppure, fino a qualche tempo fa abbiamo sentito affermare che i vaccini esistenti proteggono dalla malattia, oltre che a evitare le complicanze. Ricordiamo, tra l’altro, che l’adesione alle campagne di vaccinazione contro l’influenza non ha mai riscosso molto “successo”.
Come afferma anche Bassetti, “solo il 54% (anno 2019) della popolazione over 65 si è vaccinato contro l’influenza. La scorsa stagione, nel 2021-2022, solo il 58%“.
Invece, in teoria, col Vaccino a mRNA avremo una protezione “universale” contro l’influenza. E la garanzia fino all’84% di non ammalarci.
La Ricerca ha ideato un vaccino – per ora testato solamente negli animali – che contempla la copertura verso tutti e 20 i tipi di influenza esistenti.
In sostanza, con questa terapia si istruisce l’organismo a produrre ben 20 proteine (20 tipologie differenti di emoagglutinina) che sono quelle che servono al virus per legarsi alle cellule ospiti e infettarle.
Gli studi proseguono e adesso il prossimo passo è sperimentare questa terapia nei primati, e poi sull’uomo. Nel mentre, Bassetti schiaffeggia metaforicamente chi non crede nella tecnologia a mRNA, e afferma: il nuovo vaccino è “un ulteriore punto a favore dei vaccini e un ulteriore punto a favore della scienza e della medicina e un ulteriore schiaffo all’ignoranza no vax“.
Al tempo stesso dice che i vaccini attuali contro l’influenza, in pratica non funzionano. Perché se io ho la metà delle probabilità di ammalarmi come no, allora non è un vaccino efficace.
Un controsenso, dunque, ammesso proprio dallo stesso virologo, che ripone così tanta fiducia in qualcosa che ancora deve essere testato.
Chissà che il prossimo passo non sia quello di “sostituire” anche i vaccini pediatrici esistenti con le nuove tecnologie a mRNA. Sempre in vista, ovviamente, di migliori performance.
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