Per il 2023, sarà ancora possibile smettere di lavorare tramite l’APE Sociale e Quota 41. Quali sono le regole per gli OSS?
Quota 41 è lo strumento pensionistico destinato ai lavoratori precoci, che si trovano in specifiche condizioni e che possiedono 41 anni di anzianità contributiva.
Quella dell’Operatore Socio Sanitario è un’attività ritenuta “gravosa” e, dunque, consente di usufruire dei trattamenti pensionistici previsti riservati a chi svolge mestieri particolarmente pesanti e logoranti, cioè APE Sociale e Quota 41. Vediamo, dunque, quali sono i presupposti per accedervi.
Non perdere il seguente approfondimento: “In pensione con Quota 41: nel 2024 cambierà tutto forse con qualche sorpresa“.
In Redazione è giunto il seguente quesito:
“Buongiorno, con il codice ISTAT 5.3.1.1.04 ed essendo addetta all’assistenza personale di persone non autosufficienti, possono usufruire della pensione anticipata con 41 anni di contributi (e 60 di età)? Sono anche una lavoratrice precoce. Grazie mille.”
Il Tribunale di Ferrara, con la sentenza del 2 febbraio 2021, ha accolto il ricorso di un’Operatrice Socio Sanitaria a cui l’INPS aveva rifiutato l’accesso alla pensione anticipata. Anche il mestiere dell’OSS, dunque, rientra tra quelli previsti dalla Legge n. 232 del 2016 come “gravosi”. Tali lavoratori, infatti, sono “addetti all’assistenza personale di persone in condizioni di non autosufficienza”.
Di conseguenza, secondo i giudici, la figura dell’Operatore Socio Sanitario, identificata con il codice ISTAT 5.3.1.1. (proprio come nel caso della nostra Lettrice) ha diritto a tutti i benefici relativi alla pensione anticipata per i lavoratori addetti alle attività usuranti.
La gentile Lettrice ha, dunque, a disposizione due strumenti di flessibilità in uscita. Può, infatti, utilizzare l’APE Sociale, riservata ai lavori usuranti, ma, essendo anche una lavoratrice precoce, può accedere anche a Quota 41.
Gli Operatori Socio Sanitari, al pari dei lavoratori addetti a mansioni gravose, possono, anche per il 2023, presentare domanda per l’APE Sociale. Si tratta di un’indennità versata dallo Stato a determinate categorie di soggetti, fino al raggiungimento dell’età pensionabile.
Per usufruire dell’APE Sociale, tuttavia, bisogna:
Per le lavoratrici, invece, c’è uno sconto contributivo di 12 mesi per ogni figlio, fino ad un massimo di 2 anni.
All’APE Sociale possono accedere, oltre agli addetti alle mansioni gravose, anche tali categorie di soggetti:
Per ulteriori informazioni, consulta il seguente articolo: “Pensione Ape Sociale 2023, quali sono i nuovi requisiti? Tutto quello che c’è da sapere“.
Come anticipato, gli OSS possono smettere di lavorare in anticipo con Quota 41 solo se rientrano anche nella categoria dei lavoratori precoci. Il presupposto fondamentale per accedere a Quota 41, infatti, è possedere almeno 1 anno di contribuzione prima del compimento del 19° anno di età.
È necessario, inoltre, aver raggiunto un’anzianità contributiva di almeno 41 anni, a prescindere dall’età anagrafica.
Così come per l’APE Sociale, i lavoratori che intendono usufruire di Quota 41 devono rientrare in una delle seguenti categorie:
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