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Obbligazioni perpetue di Poste Italiane: cosa sono e come influiscono sui BTP

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Alcuni anni fa Poste Italiane emise obbligazioni perpetue con codice ISIN XS235303161. Cosa sono e quando possono essere rimborsati?

È tempo di bilancio per i risparmiatori che decisero di comprare obbligazioni perpetue di Poste Italiane.

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Si tratta di obbligazioni (in inglese “bond”) con cedole fisse ma senza una scadenza che rendono tali titoli una via di mezzo tra un’azione e un bond. Poste Italiane ha lanciato il suo primo titolo obbligazionario perpetuo a giugno del 2021 raccogliendo sul mercato 800 milioni di euro. La cedola annuale lorda è del 2,625% pari all’1,9425% netto. Non avendo una scadenza prefissata il rimborso potrebbe non avvenire mai: almeno in teoria. Tuttavia, sono previsti tre date di reset, una sorta di finestra di rimborso: 24 giugno 2029; 24 giugno 2034; 24 giugno 2049.

Obbligazioni perpetue di Poste Italiane: come influiscono sugli altri bond e BTP

Prendendo in esame la prima scadenza e facendo un rapido calcolo, il risparmiatore che ha comprato questo titolo dovrà aspettare più di 6 anni per ottenere l’eventuale rimborso. Solo se Poste italiane opterà per questa soluzione. In caso contrario, quindi non concede il rimborso, la cedola da fissa diventerà variabile. In questo caso, offrirebbe un tasso midswap a 5 anni con uno spread di 267,7 punti base (2,677%). Quindi, considerando il tasso Euris (IRS) attuale a 5 anni del 7,74%, il 24 giugno 2029 la cedola salirebbe al 5,41%.

Ovviamente è ancora presto per capire se il rendimento sarà alto o basso poiché, in campo finanziario, 6 anni sono un periodo troppo lungo per sapere cosa succederà nel 2029. Possiamo però confrontare le obbligazioni perpetue di Poste Italiane con altri titoli obbligazionari. Si può prendere come esempio la scadenza callable 10 dicembre 2028 che alla fine della settimana scorso rendeva il 4,13%. Tasso inferiore alla cedola dell’obbligazione perpetua di giugno 2029, ma il tasso IRS del bond dicembre 2028 è dell’1,43%, ovvero 143 punti base.

In pratica, per Poste Italiane, qualora il mercato finanziario rimanesse con le condizioni attuali, fra 6 anni e 4 mesi sarebbe conveniente rimborsare le obbligazioni perpetue. Anche perché il titolo oggi risulta interessante sul rendimento avendo un prezzo di 77,70 centesimi sul valore nominale. Quindi, il rendimento, considerando la cedola fissa il rendimento, è del 7,40% da qui alla

Le obbligazioni perpetue di Poste sarebbero convenienti anche confrontandole con il BTP 15 giugno 2029 che attualmente rende il 3,40%. Il bond di Poste renderebbe il 4% (ossia 400 punti base) una percentuale molto. Quindi, un investitore potrebbe pagare le obbligazioni di Poste a un prezzo vantaggioso molto basso.

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