Il Bonus Mobili consente di approfittare di una detrazione del 50% per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici nuovi. La misura prevede degli obblighi da soddisfare in relazione alle tempistiche delle comunicazioni all’ENEA. Scopriamo di più.
Un adempimento da parte del cittadino prevede la comunicazione all’ENEA dell’acquisto di specifici grandi elettrodomestici.
Un lettore ha posto un quesito inerente al Bonus Mobili che prevede un approfondimento. “Sono titolare di un immobile in cui nel 2022 sono iniziati i lavori di ristrutturazione. Tali lavori termineranno nel 2023. Nel 2022 ho acquistato una lavatrice che utilizzerà nell’immobile una volta terminati i lavori. Ebbene la norma – il riferimento è al Bonus Mobili – prevede che bisogna comunicarlo all’ENEA entro 90 giorni dal termine dei lavori. Non ho ben capito il significato di questa affermazione. Vi chiedo se la decorrenza dei 90 giorni inizi dalla data di acquisto della lavatrice, dal 31 dicembre 2022 (anno di inizio dei lavori), dalla data in cui si comunicherà la fine dei lavori al Comune (2023 oppure teoricamente anche il 2024)“.
Per rispondere al lettore occorre prendere come riferimento l’articolo 16 comma 2bis del DL 4 giugno 2013 numero 63 convertito con modificazioni dalla Legge del 3 agosto 2023 numero 90. Tale normativa disciplina la prestazione energetica nell’edilizia per garantire la corretta attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Nello specifico prevede che le informazioni su determinati interventi e acquisti siano trasmessi per via telematica all’ENEA alla conclusione degli stessi.
Il Bonus Mobili permette di cambiare gli elettrodomestici spendendo la metà grazie alla detrazione del 50% sulla spesa a condizione che l’acquisto sia legato a lavori di riqualificazione dell’immobile di proprietà (recupero del patrimonio edilizio). La misura è valida per le spese sostenute nel 2022, 2023 e 2024 grazie alla proroga nella Legge di Bilancio 2023 ma il tetto di spesa massimo andrà diminuendo. Fino a 10 mila euro per gli acquisti effettuati entro il 31 dicembre 2022 e fino a 5 mila euro per quelli effettuati entro il 31 dicembre 2023.
Con riferimento ai grandi elettrodomestici occorre sapere che per rientrare nella detrazione dovranno appartenere ad una classe non inferiore alla A per i forni, alla classe E per le lavatrici, lavasciuga e lavastoviglie e alla classe F per i frigoriferi e i congelatori. Non è indispensabile che l’elettrodomestico comprato sia utilizzato nello stesso immobile oggetto di ristrutturazione mentre è fondamentale che a pagare lavori ed elettrodomestico sia la stessa persona. Altro aspetto fondamentale per poter usufruire della detrazione è che l’intervento di recupero del patrimonio edilizio dovrà essere iniziato a partire dal 1° gennaio dell’anno precedente a quello dell’acquisto dei mobili e degli elettrodomestici.
L’Agenzia delle Entrate – qui la guida – specifica che la data di inizio dei lavori debba essere precedente a quella di acquisto dei beni mentre non è fondamentale che le spese di recupero siano state effettuate prima di quelle dell’arredo dell’abitazione. Puntualizzazioni importanti che il nostro lettore dovrà approfondire per capire se può o meno richiedere il Bonus Mobili.
Arriviamo ad approfondire la questione della comunicazione all’ENEA. Le informazioni sull’invio sono disponibili sul portale del Dipartimento Unità per l’efficienza energetica all’interno della sezione dedicata al Bonus casa. Si legge che ci accede alla detrazione del 50% ha l’obbligo di comunicare all’ENEA le informazioni sugli interventi terminati dal 2018 in poi e sull’acquisto di forni, frigoriferi, lavatrici, piani cottura elettrici, lavasciuga, lavastoviglie e asciugatrici collegati ad un intervento di recupero del patrimonio edilizio.
Sul sito si legge un avviso per i contribuenti in relazione all’invio della comunicazione in caso di data ultima dei lavori – questa la condizione principale – a partire dal 1° gennaio 2023 e fino al 31 gennaio 2023. Il termine dei 90 giorni da rispettare per l’inoltro decorrerà dal 1° febbraio 2023.
Questa puntualizzazione aiuta a comprendere come la decorrenza inizi il primo giorno successivo al termine dei lavori di ristrutturazione o del collaudo.
Il sito di riferimento è detrazionifiscali.enea.it. La procedura di trasmissione dei dati prevede di registrarsi al portale per potervi accedere in modo tale da inserire, poi, tutti i dati del beneficiario della detrazione (nome, cognome, data e luogo di nascita, sesso, codice fiscale, indirizzo di residenza, recapito telefonico) e i dati dell’immobile (ubicazione, dati catastali, superficie utile, titolo di possesso, anno di costruzione…) oggetto di recupero del patrimonio edilizio. Successivamente occorrerà indicare i dati dell’intervento effettuato (e del grande elettrodomestico acquistato) prima di verificare quanto segnalato, inviare e stampare l’istanza. L’autenticazione con SPID consentirà di velocizzare i tempo della procedura.
I dati degli interventi agevolati dal Bonus casa saranno trasmessi all’ENEA usando il portale connesso all’anno nel quale cade la data di fine lavori. Una volta inserita la comunicazione si riceverà il Codice Personale Identificativo della scheda descrittiva inoltrata e arriverà un’email che attesta l’invio con successo delle informazioni.
Il contribuente che intende avvalersi del Bonus Mobili e della detrazione del 50% deve sapere che dovrà necessariamente aver pagato gli elettrodomestici acquistati – nonché gli interventi e spese ammesse – con bonifico o carta di credito/debito. Solo questi mezzi di pagamento tracciabili consentiranno di detrarre le spese.
Occorrerà conservare l’attestazione del pagamento, le fatture di acquisto dei beni che dovranno riportare la natura, la qualità e la quantità dei beni o servizi comprati e lo scontrino con il codice fiscale dell’acquirente che, come accennato, dovrà essere lo stesso che paga i lavori di recupero edilizio. I grandi elettrodomestici e i mobili possono anche essere acquistati all’estero, telematicamente e a rate a condizione di avere a disposizione tutta la documentazione citata.
Concludiamo ricordando che la mancata o tardiva trasmissione dei dati sull’acquisto di uno o più elettrodomestici all’ENEA rispetto ai 90 giorni stabiliti non comporterà la perdita del diritto alla prestazione (risoluzione numero 46/E del 18 aprile 2019).
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