La Legge 104 consente l’accesso a diverse prestazioni assistenziali ed economiche in baso al grado di invalidità riconosciuto.
Dopo il riconoscimento dell’invalidità e l’assegnazione della titolarità della Legge 104 come si procede?
L’articolo 3 comma 1 della Legge 104 contiene l’elenco di tutte le prestazioni a cui accedere dopo il riconoscimento dell’invalidità. Nello specifico, la normativa serve per garantire l’assistenza, l’integrazione sociale e i diritti delle persone con handicap riconosciuto. Tra gli obiettivi troviamo la predisposizione di una serie di interventi capaci di superare l’emarginazione sociale nonché misure per tutelare economicamente e giuridicamente le persone con disabilità. Per rientrare tra i beneficiari della Legge 104 sarà necessario iniziare un iter che inizia con la certificazione della patologia da parte del medico curante e termina con la redazione di un verbale da parte di una commissione incaricata INPS.
Al termine della procedura se la persona verrà considerata “handicappata ossia con menomazione fisica, psichica o sensoriale stabilizzata o progressiva, che è causa di difficoltà di apprendimento, di relazione o di integrazione lavorativa e tale da determinare un processo di svantaggio sociale o di emarginazione” allora sarà concessa la titolarità della Legge 104.
Il verbale della commissione definirà, dunque, l’invalidità e il grado di disabilità riconosciuto. Una volta accertato il diritto alla Legge 104 occorre capire quali sono i benefici da richiedere. Un lettore chiede “Mi hanno accolto la domanda di Legge 104 articolo 3 comma 1 con invalidità al 70%, mi spiegate cosa significa e che diritti ho?“.
Iniziamo con il settore auto e le agevolazioni fiscali previste per non vedenti, sordi, persone con disabilità psichiche e fisiche titolari dell’indennità di accompagnamento, con grave difficoltà di deambulazione o affetti da pluriamputazioni, soggetti con impedite o ridotte capacità motorie. La detrazione spettante è del 19% su una spesa massima di 18.075,99 euro mentre l’IVA da corrispondere sarà del 4%. In relazione alla detrazione occorre aggiungere che spetta una sola volta ogni quattro anni a meno che il veicolo di proprietà non venga demolito o sia stato oggetto di furto. L’IVA al 4% invece spetta in caso di acquisto di un veicolo con motore diesel o ibrido fino a 2.800 centimetri cubici, con motore a benzina fino a 2 mila centimetri cubici e con motore elettrico e potenza inferiore a 105 kW.
Restando nell’ambito automobilistico ricordiamo che i titolari di Legge 104 sono esenti dal pagamento del bollo auto. Dovranno inoltrare domanda in caso di prima esenzione, poi negli anni successivi scatterà automaticamente. Vige anche l’esenzione dal pagamento dell’imposta di trascrizione sui veicoli destinati alla guida o al trasporto di persone con invalidità.
La detrazione del 19% e l’IVA al 4% spetta anche per l’acquisto di ausili destinati a persone invalide e sussidi tecnici e informatici come computer e fax. Rientrano nelle spese ammissibili se servono per permettere al titolare di 104 di restare in contatto con il mondo, di comunicare e di integrarsi socialmente o nel mondo del lavoro. Sarà necessario presentare una prescrizione autorizzativa e il certificato di handicap per ottenere l’agevolazione.
Passiamo all’esenzione dal pagamento del ticket sanitario. In questo caso l’esenzione per tutte o alcune prestazioni sanitarie specialistiche spetta con percentuale di invalidità superiore al 74%. Di conseguenza il nostro lettore non potrà usufruire di questa opportunità. Sono agevolate, invece, le spese sostenute per pagare colf e badanti. Le modalità di accesso a questo beneficio variano in base alla disabilità del richiedente e all’agevolazione si accederà in sede di dichiarazione dei redditi.
I titolari di Legge 104 possono richiedere il contrassegno auto per parcheggiare negli appositi spazi dedicati alle persone con invalidità, per circolare nelle zone a traffico limitato, durante divieti (come quelli contro l’inquinamento) e nelle corsie preferenziali. La richiesta del tagliando dovrà essere presentata al Comune di residenza.
Restando nell’ambito comunale, le singole amministrazioni hanno la facoltà di prevedere riduzioni o esenzioni in relazione al pagamento delle imposte come TARI o IMU. Non è un obbligo, solo una possibilità. Da normativa, invece, le compagnie telefoniche devono proporre tariffe agevolate per la telefonia fissa alle persone con esigenze sociali speciali a condizione che il richiedente rispetti determinati limiti reddituali. In relazione alla telefonica mobile, le persone con invalidità non dovranno corrispondere la tassa di concessione governativa ma solo se non vedenti, sordi, con perdita anatomica o funzionale di entrambi gli arti inferiori.
Il riconoscimento della Legge 104 permette di godere di alcuni benefici in ambito lavorativo. Iniziamo con i permessi di tre giorni al mese retribuiti che il datore di lavoro non potrà negare. Continuiamo con il lavoro domenicale che non può essere imposto al titolare di 104 così come il lavoro notturno. Inoltre, il lavoratore ha diritto di scegliere la sede di lavoro più vicina alla propria residenza. Non può, poi, essere trasferito in una sede diversa senza il suo consenso. Questo, però, “ove possibile”. L’azienda potrebbe aver necessità di uno spostamento per motivi produttivi o di altro genere. In questo caso non si potrà fare a meno di procedere con il trasferimento. Attenzione, per godere del beneficio occorrerà disporre di un certificato di handicap con connotazione di gravità.
Il grado di invalidità superiore al 45%, poi, permette l’iscrizione alle liste di collocamento mirato per l’inserimento nel mondo del lavoro. Sarà necessario, però, sottoporsi ad una visita specifica di accertamento della capacità lavorative.
Concludiamo ricordando che solo con invalidità superiore al 74% scattano le agevolazioni di carattere economico come l’assegno di invalidità.
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