Chiamiamo Bonus caregiver la possibilità di fare domanda di assistenza sociale di persone non autosufficienti ricevendo un contributo economico.
L’INPS prevede dei benefici per le persone che si prendono cura di un familiare con handicap. Approfondiamo il delicato argomento.
Il caregiver è una persona che si occupa di assistere un familiare affetto da una patologia invalidante o da una menomazione fisica o psichica. La cura giornaliera è necessaria quando un soggetto non è autosufficiente e l’impegno per il caregiver è notevole. Spesso deve occuparsi non sono dell’assistito ma ha un’occupazione da portare avanti nonché una vita privata e una famiglia. Tanti oneri per una sola persona tant’è che da agosto 2022 è sparita la figura del referente unico. La nuova normativa prevede la possibilità che più persone si occupino di uno stesso invalido alternativamente in modo da dividere l’impegno. Con la Legge 104 si accordano vari benefici al caregiver lavoratore ma quali opportunità di aiuto ci sono per coloro che sono disoccupati?
In redazione sono giunti due diversi quesiti che fanno riferimento ad uno stesso argomento e che prevedono una risposta comune. Un primo lettore domanda “Vorrei sapere se un figlio disoccupato potrebbe prendere il Bonus caregiver dovendo assistere due genitori, uno con invalidità al 100% di cui usufruiva della Legge 104 quando lavorava e uno di 75 anni che non è in grado di prendersi cura dell’invalido. La persona in questione abita in Emilia Romagna“. Il secondo, invece, chiede “Vorrei sapere se due fratelli, uno con disabilità grave, possono chiedere il contributo in oggetto“.
L’INPS prevede un servizio dedicato a chi svolge servizi di assistenza alla persona. Nello specifico è possibile inoltrare domanda di assistenza sociale con diritto ad un contributo economico e servizi di aiuto alla persona per dipendenti e pensionati non autosufficienti, familiari e parenti beneficiari.
I benefici hanno la finalità, dunque, di sostenere persone non autosufficienti al fine di intervenire nella sfera socio-assistenziale e prevenire il decadimento cognitivo. In particolare i destinatari della prestazione hanno diritto ad un contributo economico per coprire le spese sostenute per l‘assistente domiciliare assunto con contratto di lavoro domestico. In più, hanno accesso a servizi di assistenza alla persona messi in atto dagli ambiti territoriali oppure da enti convenzionati con l’INPS.
Qualora nella zona di residenza non sia presente nessun organismo convenzionato al beneficiario spetterà un aumento del 15% sull’importo della prestazione prevalente pur restando all’interno dei limiti stabiliti nel bando di riferimento. Rientrando, poi, in una determinata soglia ISEE e soddisfacendo i requisiti con riferimento al punteggio ottenuto durante la valutazione del bisogno socio assistenziale si potrà fruire di prestazioni integrative.
Possono richiedere la prestazione
I beneficiari dovranno essere individuati tra familiari maggiorenni o minorenni con disabilità. I minori affidati al titolare da un giudice sono equiparati ai figli.
Per usufruire del cosiddetto Bonus Caregiver volto ad aiutare persone non autosufficienti e familiari che li accudiscono occorrerà partecipare ad un bando di concorso. Questo viene pubblicato sul portale dell’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale all’interno della sezione Bandi e Avvisi Credito e Welfare.
Chi ha diritto al contributo economico e ai servizi socio assistenziali dovrà utilizzare il servizio “Assistenza domiciliare HCP – Gestione Dipendenti Pubblici (Cittadino)” per gestire i benefici dell’assistenza domiciliare in questione. Per la presentazione vera e propria della domanda si dovranno seguire i passaggi indicati all’interno del paragrafo “Come fare domanda”.
Se beneficiario e titolare non dovessero coincidere allora quest’ultimo dovrà iscrivere il beneficiario in maniera preventiva usando il servizio “Accesso ai servizi welfare”. I canali di invio della richiesta, nello specifico, sono tre. La prima via è telematica accedendo con le credenziali digitali al servizio online “Portale welfare in un click”. La seconda strada prevede di chiamare il Contact Center al numero 803 164 (da fisso) o 06 164 164 (da mobile). Infine la terza opzione prevede di rivolgersi ai patronati. In questo caso occorrerà fornire il protocollo della DSU e gli estremi del verbale di invalidità del beneficiario.
Per quanto riguarda l’importo erogato dipenderà dal valore ISEE del nucleo familiare del beneficiario oppure dall’ISEE minorenni con genitori non coniugati tra loro e non conviventi. Dall’ISEE dipenderà il posizionamento in una graduatoria. Senza DSU si verrà collocati nella fascia ISEE più alta azzerando la possibilità di avere accesso a prestazioni integrative.
Aver approfondito il servizio dedicato ai caregiver e alle persone non autosufficienti ha permesso di conoscere le condizioni di accesso alla prestazione utili per i nostri lettori al fine di comprendere se rientrano o meno tra beneficiari e titolari. Il consiglio, dato che la normativa è sempre più complessa di ciò che sembra, è di rivolgersi ad un patronato per capire se i propri requisiti sono sufficienti per ricevere il contributo economico e i servizi di assistenza.
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