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Economia

Tasse universitarie: fantastico, ecco chi può usufruire dell’esonero totale o parziale

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Le Università offrono l’opportunità di non pagare le tasse universitarie, al ricorrere di specifici requisiti di merito o di reddito.

Anche laurearsi, purtroppo, può avere un costo molto elevato. È possibile, però, risparmiare, non solo grazie alle borse di studio ma anche usufruendo dell’esonero dal pagamento delle tasse universitarie.

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Molti studenti, infatti, possono beneficiare di tale vantaggio per merito, per reddito o per disabilità.

A seconda della situazione dello studente e del suo nucleo familiare, inoltre, l’esonero può essere totale o parziale. Inoltre, le agevolazioni possono essere previste sia a livello centrale sia locale (gli atenei, infatti, possono prevedere ulteriori esenzioni).

Ma vediamo, nel dettaglio, quando si può evitare di pagare le tasse universitarie.

Leggi anche: “Bonus con ISEE basso 2023: dalle agevolazioni sulle bollette alla carta acquisti, tutte le agevolazioni“.

Tasse universitarie: quanto costa laurearsi?

Un nostro Lettore ci scrive:

Salve, gli studenti con ISEE inferiore a 20 mila euro possono ottenere l’esonero totale dalle tasse universitarie. Mentre, per gli studenti con ISEE familiare superiore, sono previsti esoneri parziali che vanno dall’80% al 10% dell’importo complessivo, a seconda della fascia di reddito. Ma quali sono queste fasce di reddito e gli esoneri parziali associati? Eventualmente, come si fa ad usufruirne? Grazie.”

L’ammontare delle tasse universitarie varia, innanzitutto, a seconda dell’ateneo di appartenenza, mentre il valore delle singole rate dall’ISEE posseduto. In media, ogni studente universitario spende dai 550- 600 euro agli oltre 1.000 euro all’anno.

Si tratta, dunque, di una cifra abbastanza elevata e, per tale motivo, è opportuno capire in che modo è possibile risparmiare. Come già accennato, le tipologie di esonero si dividono per merito, per reddito e per disabilità.

Esonero per merito

In base alle indicazioni fornite dal Ministero, sono i singoli atenei a decidere le regole per l’esenzione dal pagamento delle tasse universitarie per merito. Per esempio, nella maggior parte dei casi, gli studenti che hanno conseguito il voto massimo all’esame di Stato godono dell’esonero totale sulla prima immatricolazione oppure di uno sconto.

Poiché i criteri variano a seconda delle Università, è opportuno verificare i requisiti di merito riportati nei bandi e negli avvisi pubblicati dai singoli corsi di laurea.

Oltre alle agevolazioni legate alle matricole, in molti atenei sono previsti esoneri e sconti anche per coloro che raggiungono il massimo dei CFU previsti per i vari anni accademici oppure per coloro che si laureano in corso.

In ogni caso, anche per gli esonerati è dovuto il pagamento della tassa regionale, il cui importo varia a seconda della Regione dell’ateneo.

Risparmiare sulle tasse universitarie con l’ISEE

Per tutelate il diritto allo studio, la normativa prevede l’esenzione dal pagamento delle tasse universitarie per gli studenti che presentano un ISEE pari o inferiore a 20 mila euro.

Coloro che, invece, hanno un ISEE superiore, possono comunque beneficiare di sconti parziali, compresi tra l’80% e il 10% dell’importo totale dovuto. In particolare:

  • riduzione dell’80%, con ISEE tra 20 mila e 22 mila euro;
  • sconto del 50%, per ISEE tra 22 mila e 24 mila euro;
  • riduzione del 30%, con ISEE tra 24 mila e 26 mila euro;
  • sconto tra il 20% e il 10%, per ISEE tra 26 mila e 30 mila euro.

Tali importi, tuttavia, valgono solo per i nuovi iscritti. Gli studenti degli anni successivi, invece, per accedere alla riduzione devono possedere, oltre al requisito reddituale, il requisito di merito. Di solito, è richiesta la maturazione di almeno 10 CFU per il secondo anno e 25 CFU per quelli successivi.

Consulta anche: “Tasse universitarie più basse: si può fare eccome! Cosa devi assolutamente sapere“.

Esenzioni per studenti disabili

Gli studenti disabili possono usufruire dell’esenzione dal pagamento delle tasse universitarie se presentano, entro i termini fissati dagli atenei, l’ISEE aggiornato e il certificato medico attestante la percentuale di invalidità posseduta. Ai sensi della Legge 104/1992, infatti, sono esonerati coloro che hanno un’invalidità uguale o superiore al 66%.

Tutti gli atenei, inoltre, stabiliscono esoneri parziali con invalidità dal 33% al 65%, se si rispettano determinate soglie di reddito ISEE.

Tali agevolazioni valgono anche per i figli di possessori di pensione di inabilità. In tal caso, sono richiesti due requisiti:

  1. inabilità lavorativa al 100% del genitore;
  2. reddito ISEE non superiore al tetto stabilito dall’ateneo.

È necessario allegare un’autocertificazione del proprio stato di famiglia, una copia del verbale ASL attestante la percentuale d’invalidità del genitore e la documentazione ufficiale dell’INPS.

Riduzione delle tasse universitarie grazie alle borse di studio

Ricordiamo, infine, al nostro Lettore che, ogni anno, le Regioni pubblicano bandi per l’assegnazione di borse di studio, grazie alle quali si può accedere anche solo all’esenzione delle tasse universitarie.

Se, infatti, si rientra in graduatoria, non si pagano le imposte universitarie, mentre, se si risulta vincitori, si ha diritto ad un contributo per affrontare le spese e alla possibilità di ottenere un alloggio gratis (se si è studenti fuori sede).

Anche per le borse di studio, si considerano i requisiti reddituali e di merito.

Se hai dubbi o vuoi porre una domanda di carattere previdenziale, fiscale e legge 104, invia qui il tuo quesito.

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