Ad alcuni dipendenti pubblici spetta l’anticipo del TFS solo se risultano iscritti ad cd. Fondo di Credito INPS. Quali sono i vantaggi?
Il Fondo di Credito INPS è stato creato nel 1996, al fine di erogare determinate prestazioni creditizie e sociali ai dipendenti pubblici, che versano a tale Fondo una certa contribuzione, a titolo di finanziamento.
Attualmente, tale sistema riconosce prestazioni a più di 10 milioni di beneficiari, per un totale di 1 miliardo e mezzo di servizi all’anno. L’iscrizione al Fondo è molto importante, soprattutto in relazione alla domanda di anticipo del TFS. Vediamo, dunque, come funziona questo meccanismo ed in che modo incide sull’anticipo del TFS.
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Un nostro Lettore ha inviato il seguente quesito:
“Buongiorno, sono in pensione dal 1° dicembre 2022. Per ottenere la liquidazione dell’intero TFS, devo iscrivermi al Fondo Credito INPS. Cosa devo fare? Grazie mille.”
Da febbraio 2023, l’INPS provvede all’anticipo del TFS ai pensionati, indipendentemente dalla tipologia del pensionamento (di vecchiaia o anticipato). È necessario, però, che i beneficiari siano iscritti al Fondo di Credito INPS. In particolare, i pensionati iscritti hanno diritto all’anticipo del TFS con un tasso di interesse dell’1%, a cui va aggiunto uno 0,5% una tantum di spese di amministrazione per la gestione della pratica.
Si tratta, senza dubbio, di una novità importantissima, perché consente ai dipendenti pubblici di ottenere un’anticipazione della buonuscita grazie ad un metodo “alternativo” a quello ordinario e molto più vamtaggioso.
Sottolineiamo al nostro gentile Lettore che l’iscrizione al Fondo di Credito può avvenire contemporaneamente alla domanda di pensione, cioè prima della cessazione del rapporto lavorativo, oppure entro il 31 agosto dell’anno di fine servizio.
Di conseguenza, sono esclusi da tale meccanismo tutti i pensionati che hanno finora ricevuto la prestazione pensionistica senza aver effettuato l’iscrizione al Fondo. Ribadiamo, infatti, che la richiesta di anticipo TFS può pervenire solo contestualmente alla presentazione della domanda di pensione oppure entro il 31 agosto dell’anno di interruzione del rapporto.
I contribuenti che non hanno adempiuto in tempo, dunque, non potranno aderire al Fondo di Credito INPS né ottenere l’anticipo del TFS con il tasso dell’1%.
Al Fondo di Credito INPS devono aderire necessariamente tutti i lavoratori del comparto pubblico appartenenti alla Gestione dell’ex INPDAP.
L’iscrizione, inoltre, è aperta anche ai dipendenti in procinto di pensionamento, iscritti a una Cassa diversa dalla Gestione dipendenti pubblici. Essi, poi, possono registrarsi fino all’ultimo giorno di lavoro.
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Il Fondo di Credito riserva una serie di vantaggiose prestazioni e servizi ai propri iscritti e, per tale motivo, l’adesione non è gratuita. Il meccanismo, infatti, prevede delle determinate aliquote. Nello specifico, per quanto riguarda le trattenute sulle rate percepite:
Come abbiamo già anticipato, i vantaggi offerti dal Fondo sono davvero numerosi e comprendono una serie di prestazioni, in tali ambiti:
Queste, tuttavia, sono solo una parte delle agevolazioni previste per gli iscritti al Fondo, perché i servizi sono costantemente aggiornati.
Infine, bisogna sottolineare che tutti questi benefici vengono assegnati agli aderenti al Fondo di Credito INPS in seguito alla pubblicazione di specifici bandi pubblici, che sono aperti a tutti gli iscritti che possiedono i requisiti richiesti.
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