In questi giorni abbiamo parlato della maxi vincita miliardaria che ha regalato più di 370 milioni di euro. Ma non sempre tutto ha un lieto fine.
Dopo i festeggiamenti, arrivano le pessime notizie: i fortunati 90 vincitori che si spartiranno il Jackpot dovranno sborsare un bel po’ di tasse. Ma non è tutto.
Una delle peculiarità di questa vincita, attesa da quasi due anni, è che almeno ha fatto felici molte famiglie invece di un solo fortunato. D’altronde immaginiamo che sia meglio distribuire 370 milioni di euro a più persone, invece che ad un solo soggetto.
Forse perché, quando siamo di fronte a delle difficoltà diventiamo (o torniamo) più coerenti e abbandoniamo l’egoismo. In fondo possiamo essere felici anche con “soli” 4 milioni di euro, piuttosto che 371, che magari non sappiamo nemmeno gestire.
Dopo la mega vincita, tra l’altro, i giocatori dovranno versare il 20% sul totale sotto forma di “tassa”, e dunque il montepremi singolo si abbasserà di molto. Ma non è questa la vera tragedia di cui parliamo oggi. Purtroppo, alcuni accadimenti ci ricordano che – per davvero – i soldi non fanno la felicità. Ecco cosa è successo.
Probabilmente tutti noi vorremmo vincere al Superenalotto, o a qualche altro gioco, e cominciare una nuova vita, esaudendo tanti bei sogni. È per questo motivo che il gioco d’azzardo piace molto: oltre al divertimento momentaneo, spesso c’è la speranza di una vera “svolta”, qualcosa che non potrebbe mai accadere – ad esempio – mettendo da parte qualche stipendio o risparmio.
Siamo poi in un momento economico davvero difficile: l’inflazione se li sta già mangiando, i risparmi degli italiani, e soprattutto non sembra che la luce fuori dal tunnel sia propriamente vicina.
Ecco che i vincitori dell’ultimo super Jackpot milionario saranno sicuramente contenti, ma attenzione, potrebbe accadere loro ciò che è capitato ad un altro vincitore.
Pochi anni fa, esattamente nel 2015, un uomo si è tolto la vita, e le motivazioni sono sconcertanti. In molti hanno subito riconosciuto la persona che anni prima aveva vinto tantissimi soldi, proprio al Superenalotto. Quando i familiari hanno letto il suo biglietto d’addio, hanno compreso la verità.
Nel biglietto c’erano scritte queste parole: “I soldi ti fanno ricco. Il rispetto e l’educazione ti fanno signore”. Indagando, si è poi scoperto che Gigi, questo il nome del suicida, dal giorno della vincita milionaria non era riuscito affatto a diventare più felice, anzi. Chi lo conosceva ha raccontato che abbandonò il lavoro e cominciò a spendere il denaro in auto e oggetti di lusso. Gigi provò anche a far fruttare i soldi, investendo in immobili, ma gli affari gli andarono molto male.
Arriva la depressione e forse anche la consapevolezza che chi gli gravitava intorno lo faceva per interesse e non per affetto. A soli 49 anni decise dunque di togliersi la vita, maledicendo il giorno in cui aveva vinto una grossa somma.
Purtroppo questo non è nemmeno un caso isolato, tutt’altro: secondo alcuni dati, sembra che il 90% delle persone che vincono più di un milione dopo pochi anni stiano peggio di prima, e dichiarino di non essere affatto felici. In alcuni casi, come purtroppo quello di cui sopra, le persone arrivano persino al suicidio.
Un epilogo tristissimo, di cui mai nessuno vorrebbe sentir parlare, perché riporta ad una verità non facile da accettare: i soldi non fanno necessariamente la felicità, e anzi possono distruggere molte vite.
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