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Finanza

Condono cartelle con Rottamazione quater (o definizione agevolata): si risparmia fino all’80%

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Grazie alla rottamazione quater i debitori potranno non pagare sanzioni e interessi di aggio, mora e per ritardata iscrizione a ruolo. Di che risparmio parliamo?

I debiti potranno ridursi anche dell’80% grazie alla definizione agevolata con cancellazione di interessi e sanzioni.

InformazioneOggi.it

La definizione agevolata dei carichi affidati all’Agenzia delle Entrate dal 1° gennaio 2000 al 30 giugno 2022 consentirà ai contribuenti debitori di corrispondere cifre inferiori rispetto al previsto. L’importante è procedere con l’inoltro della domanda di adesione alla rottamazione quater entro il 30 aprile 2023. In questo modo si potranno non pagare sanzioni e interessi di aggio, mora e interessi per ritardata iscrizione a ruolo nonché decidere di dilazionare i versamenti fino ad un massimo di diciotto rate. Per conoscere quali sono le cartelle inseribili nella definizione agevolata si può richiedere il prospetto informativo accedendo al portale dell’Agenzia delle Entrate. In questo modo si potrà capire qual è la somma da corrispondere e la differenza con il debito iniziale. In generale, i debiti potranno essere ridotti anche dell’80%. La riduzione maggiore riguarderà le cartelle dagli importi più elevati nonché i debiti più vecchi dove gli interessi di mora incidono notevolmente così come gli oneri di riscossione.

Rottamazione quater, il risparmio per i debitori a quanto ammonta

In attesa della nuova delega fiscale volta ad alleggerire l’impianto sanzionatorio italiano, approfondiamo i vantaggi della rottamazione quater. Capiremo, così, quanto le sanzioni siano fuori misura e causa del mancato pagamento delle cartelle per tanti italiani che non possono permettersi versamenti così elevati. Naturalmente tutto nasce da una mancanza di osservanza di un obbligo di Legge – corrispondere una tassa o una sanzione amministrativa – ma i contribuenti non possono essere messi nella condizione di non poter regolarizzare la propria posizione.

Se non si versano le imposte dovute la sanzione sarà del 30%. Sale al 360% in caso di infedele dichiarazione del canone di locazione su un immobile residenziale. In generale le pene variano dal 60 al 90% fino a raggiungere il 120/180% e toccare percentuali del 270% per falsa documentazione e del 500% per il mancato pagamento del bollo. Non dimentichiamo, poi, il 1000% sull’omissione del pagamento dell’imposta dovuta sulle cambiali. Naturalmente si tratta di infrazioni importanti ma le sanzioni mettono in ginocchio i contribuenti.

Con la definizione agevolata le sanzioni vengono cancellate (tranne per le violazioni del Codice della Strada e le sanzioni amministrative). Si comprende facilmente, dunque, a quale grande risparmio si vada incontro.

Come incidono gli interessi nella definizione agevolata

Dopo aver valutato il peso delle sanzioni passiamo a quello degli interessi partendo dagli interessi di aggio. Si tratta della remunerazione percepita dall’agente di riscossione per la sua attività. Incide nella misura del 6/9% sui debiti dei contribuenti per le somme iscritte a ruolo. La variabilità dipende dal periodo in cui l’incarico è stato affidato all’ente per il recupero delle somme dovute.

Gli oneri di riscossione, invece, non sono stati più applicati ai carichi affidati all’Agenzia delle Entrate dal 1° gennaio 2022. Rimangono, dunque, solo per cartelle precedenti a questa data. Con riferimento agli interessi da ritardata iscrizione a ruolo e agli interessi di mora occorre sapere che la loro incidenza è rispettivamente del 4% all’anno e dell’8,4% (varia ogni anno in base alla media dei tassi bancari attivi). Si tratta delle somme aggiuntive che maturano dal giorno successivo al mancato pagamento fino alla data di consegna del ruolo al concessionario (iscrizione a ruolo) e degli interessi che scattano dal termine ultimo del pagamento della cartella fino al momento del versamento (di mora).

Sommando tutte le percentuali coinvolte nella cancellazione si capisce che il risparmio sarà considerevole. Via, dunque, alla domanda di adesione alla rottamazione quater non prima, però, di aver controllato il prospetto informativo.

Cos’è il prospetto informativo e come richiederlo

Il prospetto informativo permetterà di conoscere i debiti rientranti nella definizione agevolata. Il documento contiene, infatti, l’elenco delle cartelli di pagamento nonché gli avvisi di accertamenti e di addebito che prevedono la cancellazione di interessi e sanzioni. Nello specifico, il contribuente nel prospetto potrà leggere sia la somma da corrispondere senza aderire alla rottamazione sia quella da versare grazie allo sconto della definizione agevolata.

La richiesta del prospetto può essere inoltrata telematicamente accedendo al portale dell’AdE utilizzando l’Area Privata o quella Pubblica. Nel primo caso basterà entrare nella sezione dedicata con SPID, CIE o CNS per avviare la procedura che permetterà di ricevere il prospetto via email. Nel secondo caso si dovrà compilare un form, inviare la documentazione di riconoscimento e aspettare l’arrivo di una email con il link su cui cliccare entro 72 ore. Poi arriverà una seconda email con la presa in carico della richiesta e, infine, una terza email con un altro link su cui cliccare entro cinque giorni per ricevere il documento.

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