Il D.L. Aiuti Quater ha profondamente modificato le regole relative alla concessione e alla fruizione del Superbonus.
Il Governo Meloni ha stabilito l’interruzione della cessione del credito e dello sconto in fattura per i Bonus edilizi.
Per accedere al beneficio economico, l’unica opzione disponibile è la detrazione ripartita in rate annuali. Per le abitazioni unifamiliari, inoltre, la detrazione è scesa dal 110% al 90% e potrà essere accordata solo se il richiedente possiede un reddito familiare che rientra nei limiti stabiliti. I contribuenti, dunque, dovranno possedere un’idonea capienza di versamenti IRPEF, senza i quali una parte dell’agevolazione è persa.
Quali sono, dunque, i limiti reddituali per non perdere il diritto alla detrazione? Vediamo, nel dettaglio, cosa stabilisce la nuova normativa.
Come abbiamo già accennato, il Governo ha deciso di escludere la cessione del credito e lo sconto in fattura relativi ai Bonus edilizi e, di conseguenza, l’unica strada da intraprendere è quella della detrazione IRPEF in Dichiarazione dei Redditi.
Questa opzione, tuttavia, potrebbe creare ulteriori limitazioni alla fruizione del Superbonus, perché richiede una certa capienza fiscale, in assenza della quale si rischierebbe di perdere parte del rimborso spettante.
Tale requisito è essenziale perché gli sgravi relativi al Superbonus riguardano cifre molto elevate, intorno ai 100 mila euro, da suddividere in soli 4 anni.
Non perdere il seguente approfondimento: “Superbonus, cambia tutto e la maxi detrazione sarà legata al reddito: novità in arrivo“.
Se si ricollega la possibilità di ottenere il beneficio economico alla capienza fiscale, però, inevitabilmente solo coloro che possiedono un reddito lordo abbastanza elevato riusciranno a detrarre tutto l’importo spettante. I contribuenti con redditi minori, dunque, non potranno ottenere il rimborso annuale totale e la somma eccedente non detraibile sarà persa.
Alla luce di quanto affermato, quindi, risultano fondate le preoccupazioni di coloro che temono che i redditi più bassi siano sfavoriti e, con molta probabilità, dovranno dire addio al Superbonus.
Facciamo qualche esempio per spiegare meglio i concetti appena enunciati. Tizio spende, per gli interventi di Superbonus 110%, una cifra di 120 mila euro. In tal caso, avrebbe diritto ad una detrazione di 132 mila euro, per 4 anni e, dunque, di 33 mila euro all’anno. Ma quanto a quanto deve corrispondere il suo reddito per pagare 33 mila euro di IRPEF e riceve uno sgravio di pari importo? Il reddito annuo lordo dovrebbe essere di 93.300 euro.
Se, invece, si considera la nuova aliquota al 90%, la detrazione spettante ammonterebbe a 108 mila euro complessivi, sempre suddivisa in 4 anni, per un totale di 27 mila euro annui. In questo caso, sarebbe necessario un reddito lordo di 80 mila euro, per non perdere nulla.
Per ulteriori informazioni, consulta il seguente articolo: “Superbonus: tutti i nuovi adempimenti per non perdere le agevolazioni economiche“.
Proponiamo altri esempi, per capire il reddito da possedere per accedere ai vantaggi economici. Se Tizio spende 70 mila euro, con il Superbonus 110% avrebbe diritto ad uno sgravio fiscale di 77 mila euro totali, cioè ad una detrazione annua di 19.250 euro. Per poterla ricevere, in pratica, dovrebbe possedere un reddito annuo lordo di 61.280 euro.
Con il Superbonus al 90%, invece, la detrazione prevista ammonterebbe a 63 mila euro, pari a 15.750 euro annui. Per riceverla per intero e non perdere alcuna cifra, ci sarebbe bisogno di un profitto lordo annuo di almeno 53.140 euro.
Le cifre, infine, diventano leggermente più accessibili se la spesa per il Superbonus è minore. Con un importo di 30 mila euro, infatti, con l’aliquota al 110% spetterebbe una detrazione di 33 mila euro, cioè di 8.250 euro l’anno. In quest’ipotesi, sarebbe sufficiente un reddito lordo annuo di 32.500 euro.
Con l’aliquota al 90%, invece, si avrebbe diritto ad una detrazione complessiva di 27 mila euro, da dividere in 4 rate annue di 6.750 euro. Di conseguenza, il reddito lordo richiesto ammonterebbe a 28.200 euro.
Dagli esempi riportati emerge come sarà difficile per chi ha un reddito basso accedere ai Bonus edilizi, perché potranno effettuare solo lavori minori a basso costo, per ammortizzare la detrazione sulla base del loro guadagno. Per usufruire di una detrazione maggiore, dunque, sarà necessario un reddito imponibile elevato; di conseguenza, solo i più ricchi potranno permettersi il Superbonus per interventi edilizi costosi.
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