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Economia

Asseverazione ENEA, SAL e SAL finale, quando è il momento di inviare le comunicazione

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Arriva un momento per chi effettua interventi ammessi al Superbonus di procedere con l’asseverazione ENEA e comunicare lo Stato di Avanzamento del Lavoro. Vediamo come e perché.

SAL e SAL finale devono essere asseverati sul Portale dell’ENEA. Scopriamo i dettagli dell’operazione.

InformazioneOggi.it

Il Superbonus, una misura controversa e ricca di problematiche che presumibilmente andrà scomparendo ora che il Governo ha optato per il blocco della cessione dei crediti e dello sconto in fattura. I cittadini che potranno permettersi di anticipare i pagamenti onerosi per recuperare le somme, poi, in quattro anni tramite detrazione non saranno molti soprattutto durante la crisi economica in atto. Fortunati, dunque, coloro che hanno scelto il momento giusto per inviare la CILA o la SCIA – entro novembre 2022 se condomini – e coloro che hanno completato il 30% minimo dei lavori sulla villetta unifamiliare al 30 settembre 2022 pagando tutte le spese entro il 31 marzo 2023. Potranno continuare ad usufruire della detrazione del 110% e della cessione del credito o dello sconto in fattura così come chi ha inviato la CILA entro il 16 febbraio 2023. Questi, però, dovranno accontentarsi dell’aliquota Superbonus al 90%.

Complicazioni su complicazioni si aggiungono alla misura ma oggi ci soffermeremo su un’altra questione ossia sulla presentazione del SAL e del SAL finale.

Asseverazione ENEA, quando presentare la SAL

Con l’asseverazione all’ENEA dello Stato di avanzamento del lavoro si potranno maturare crediti durante gli interventi senza attendere obbligatoriamente la fine di lavori stessi. L’importante è capire qual è il momento giusto per procedere.

Iniziamo ricordando che per approfittare delle detrazioni è fondamentale la data di pagamento delle fatture e non la data di emissione della fattura stessa né il termine dei lavori. Nello stesso tempo l’Agenzia delle Entrate concede la possibilità di comunicare il SAL anche se – proprio per la condizione prima citata – spesso i contribuenti si sono trovati a pagare per lavori non ancora effettuati pur di godere delle agevolazioni.

Con lo Stato di Avanzamento dei Lavori si concede di cedere i crediti d’imposta o di approfittare dello sconto in fattura. Queste modalità di pagamento – ribadiamo che dal 17 febbraio 2023 non sono più consentite – hanno eliminato ogni transazione fisica. E non essendoci il pagamento a fissare la maturazione dei crediti allora è stata introdotta la necessità di asseverare il punto di arrivo degli interventi.

L’asseverazione all’ENEA, dunque, è indispensabile in quanto con il Superbonus 110% non si effettua un versamento “reale”.

Cos’è nello specifico il SAL?

Il SAL è un documento in cui il tecnico incaricato assevera i lavori effettuati. Una volta che il professionista ha asseverato che gli interventi hanno raggiunto, per esempio, almeno il 30% allora si procederà con l’asseverazione Superbonus sul portale ufficiale dell’ENEA.

La normativa prevede che i SAL intermedi possano essere al massimo due per poi procedere con il SAL finale. Solitamente la prima comunicazione scatta al raggiungimento del 30% dei lavori, la seconda al 60% e il SAL finale al 100%. Tali percentuali, però, non sono obbligatorie. C’è chi procede con l’asseverazione prima chi dopo rispetto al 30 e al 60%. L’importante è che il secondo SAL sia di almeno il 30% superiore rispetto al primo.

Un lettore chiede “Il tecnico asseveratore può regolarmente procedere alla comunicazione finale all’ENEA laddove vi siano esclusivamente mancanti i pagamenti sul SAL finale tra committente e impresa a i lavori siano regolarmente conclusi?“.

Il SAL riguarda lo Stato di Avanzamento dei Lavori raggiunto e non le fatture emesse né eventuali acconti versati. Di conseguenza i tecnici devono considerare unicamente gli interventi svolti e non le fatture pagate o meno relative al SAL. Non è la fattura a generare i crediti d’imposta ma lo Stato di Avanzamento raggiunto. Se i lavori sono conclusi al 110% allora si potrebbe pensare che il SAL finale possa essere asseverato all’ENEA.

SAL finale e asseverazione all’ENEA, puntualizzazioni sull’intervento complessivo

Una volta completato l’intervento complessivo e calcolati di due SAL si potrà procedere con la stesura del Conto Finale completo di relazione tecnica. Solo a questo punto si potrà dichiarare l’effettivo termine delle opere. Il tecnico dovrà affiancare ad ogni intervento effettuato le informazioni riguardanti il sostentamento delle spese ossia lo Stato di Avanzamento dei Lavori e quello finale dovranno essere riconducibili ad una determinata data, un termine ultimo entro il quale sono stati effettuati i pagamenti.

Spese tecniche di progettazione, spese per il rilascio delle asseverazioni, attestazioni, del visto di conformità, spese per interventi accessori, oneri per la sicurezza, oneri fiscali, concorrono tutte alla formazione dell’intervento complessivo protagonista del SAL.

Secondo la normativa, infatti, il SAL è un “documento tecnico-contabile contabilizzato e reso dal Direttore dei Lavori, costituente l’attestazione sull’avvenuta effettuazione di una determinata quantità di lavori, formalizzante l’importo spettante all’appaltatore”.

Sebbene il SAL riguardi lo Stato di Avanzamento dei Lavori, dunque, non può non prescindere dalla quantificazione contabile relativa agli interventi ammessi al progetto di ristrutturazione più gli altri lavori edilizi inclusi nel piano anche se non ammessi a Bonus fiscali. Per avere chiaro quando e quali spese indicare nel SAL, dunque, è consigliabile rivolgersi al tecnico competente per evitare errori dell’ultimo momento che possano compromettere l’intero lavoro.

Se hai dubbi o vuoi porre una domanda di carattere previdenziale, fiscale e legge 104, invia qui il tuo quesito.

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