Tutti hanno comprato almeno una volta la penna biro, ma perché questa ha un buco sul tappo? Ecco cosa c’è da sapere in merito
Spesso capita di acquistare degli oggetti, notare dei dettagli e non capirne il reale utilizzo, ad esempio come mai sul tappo della penna biro c’è un foro? La risposta inaspettata.
Chi comincia a scrivere spesso lo fa proprio con una biro. Questa, solitamente, è utilizzata di colore blu oppure nero. Grazie a questo oggetto i più piccoli imparano a scrivere, a fare i calcoli e molto altro ancora.
Tale penna è dunque molto utilizzata e non è uguale alle altre. Se ci si sofferma a guardarla, o meglio, se si fa particolare attenzione al tappo si nota che questo ha un buco sulla cima.
Ma come mai? Si potrebbe pensare ad una questione di estetica oppure alla conservazione dell’inchiostro ma non è così.
È sicuramente capitato a tutti di masticare, spesso fino a romperlo, il tappo della penna. In molti avranno utilizzato il tappo come se fosse un fischietto oppure per altri creativi utilizzi. In realtà, il foro sul tappo funzionerebbe come salva vita.
Se, invece, si pensa che il foro possa essere utile per l’inchiostro, o meglio per la conservazione di questo, si sbaglia perché a quanto pare, come spiegato, ha tutt’altra funzione.
A proposito di curiosità, quando si entra in un ascensore tutti avranno sicuramente notato che questa ha degli specchi. Spesso si potrebbe erroneamente pensare che servono a controllare il make up oppure la capigliatura, ma non è assolutamente così: ecco cosa c’è da sapere in merito.
Ritornando all’argomento cardine di questo articolo, se le penne biro hanno un foro sul tappo la ragione è dunque salva vita, ma in che senso?
Per i produttori di penne, in realtà, mettere in atto questa pratica di sicurezza è diventato più o meno un obbligo. Quando si va in cartoleria, infatti, le penne hanno tutte, o quasi tutte, un foro sul tappo.
Questi fori non sono sempre praticati tutti allo stesso modo, ma comunque ci sono. La motivazione del foro è collegata a doppio filo ad un brutto vizio che in tantissimi anni. Spesso sono i più piccoli a mettere la penna in bocca e a masticare i tappi ma non è sempre così.
Il buco presente sul tappo è utile per evitare il soffocamento. A furia di masticare il tappo, infatti, questo potrebbe essere accidentalmente ingerito. Se il tappo va a finire nella trachea di una persona, il buco presente sull’estremità del tappo consentirebbe di far circolare l’aria necessaria per evitare di soffocare.
Chiaramente non appena si verificasse tale condizione è necessario chiamare immediatamente ii soccorsi. O se vi è la possibilità di un velocissimo intervento dei medici. Risulta, però, provare ad evitare di mantenere questa brutta abitudine proprio per non incappare in spiacevoli incidenti di percorso.
Nel ’45 Marcel Bich cominciò a produrre penne stilografiche e matite. L’azienda venne messa su da Bich insieme ad Edouard Buffard. Soltanto pochi anni dopo, Bich mise appunto la penna che diventò famosissima in poco tempo, la BIC.
Il nome della penna viene fuori proprio dal cognome di Marcel, la H però venne eliminata per evitare problemi di pronuncia inglese. Ma quanto costava all’epoca comprare una penna BIC? Inizialmente il costo era di ventinove centesimi. Pochi anni dopo, però, diminuì in maniera considerevole arrivando a costare solamente dieci centesimi.
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