Attenzione alla truffa Postepay con tante segnalazioni recenti dagli utenti: ecco come funziona e come difendersi
Tanti i tentativi di phishing mediante SMS già registrati da inizio anno, purtroppo i rischi legati ai raggiri tengono banco e richiedono attenzione, ecco i dettagli sulla truffa Postepay.
Il nuovo anno ha visto subito la presenza di tante segnalazioni, tentativi di truffe online di vario tipo. Tra queste, vi è anche quella che riguarda nel dettaglio la Postepay.
Di recente infatti ad essersi moltiplicate sono le segnalazioni dall’utenza a proposito di un SMS, spiega Qui Finanza, truffaldino, circa la necessità di reimpostare la password Postepay.
Si legge che vari utenti sono caduti nella trappola, cliccando il link presente all’interno del messaggio e andando a compilare l’inerente form.
Anche la grafica della pagina online che si apre, in apparenza, sembra esser perfetta sotto l’aspetto grafico e dunque rafforza la comunicazione che, invece, è in realtà un raggiro.
Il form in questione fa richiesta dell’inserimento dei dati personali del soggetto e d’accesso rispetto all’home banking. La vittima inconsapevole si pone così a rischio rispetto il saldo del conto.
Il tema truffa richiede sempre grande attenzione ed approfondimento: qui per sapere come funziona quella dell’otto marzo.
Vista la gran quantità di tentativi truffaldini, la stessa Poste Italiane da tempo ha messo in guarda l’utenza, dando ai clienti le istruzioni per potersi difendere.
La richiesta di dati rappresenta il primo forte indizio del fatto che ci si trova dinanzi ad una comunicazione non veritiera.
Viene ricordato che Poste Italiane S.p.A. e PostePay S.p.A., non fanno mai richiesta in alcuna modalità, sia essa e-mail, sms, chat social, operatori call center, ufficio postale e prevenzioni frodi, e per nessuna finalità, dei seguenti elementi.
Non si chiedono dunque le credenziali d’accesso al portale di Poste e alle App (nome utente, password e Codice PosteID. Così come non vi è richiesta dei dati delle carte (Pin, numero carta, data scadenza e CVV), e neanche i codici segreti per l’autorizzazione delle operazioni (codice PosteID, codice conto, OTP).
Al contempo, non vi è possibilità che Poste faccia richiesta ai clienti di disporre transazioni di ogni natura paventando false problematiche di sicurezza circa conto o carta, “tantomeno spiegando l’utente a recarsi in Ufficio Postale o in ATM”, per farle.
Nel momento in cui un soggetto dovesse spacciarsi per operatore di Poste Italiane S.p.A, così come PostePay S.p.A, facendo richiesta di quanto illustrato, l’utente può esser certo – si legge – che la questione riguarda un punto. Ovverosia un “tentativo di frode”.
Dunque, si legge ancora, di non fornirle a nessuno.
Oltre a quanto detto, è bene sapere, per chi non ne fosse a conoscenza, che Poste si è soffermata anche su 4 regole importantissime per evitare di cadere in eventuali truffe su C/C e carte.
Anzitutto va verificata sempre l’attendibilità di una mail prima della sua apertura. Bisogna controllare che effettivamente il mittente sia ciò che afferma e che non finga di essere altro. Per esempio va controllato come è scritto l’indirizzo mail.
Poi, non bisogna scaricare allegati inerente mail sospette. Prima va verificato che si tratti del mittente ufficiale. A seguire, non bisogna fare click sul contenuto circa mail sospette. Qualora accadesse, non bisogna autenticarsi sul falso portale e va chiuso immediatamente il browser.
Infine, eventuali mail phishing si possono segnalare a Poste. L’indirizzo è antiphishing@posteitaliane.it. Fatto ciò, eliminare subito mail e svuotare il cestino.
Per approfondire le info su come difendersi dalla truffe, qui il link sul sito di Poste Italiane.
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