Il trattamento di fine servizio (TFS) è un compenso corrisposto, ai dipendenti pubblici statali con un contratto a tempo indeterminato prima del ° gennaio 2001, alla fine dell’attività lavorativa
Un soggetto che ha lavorato nel settore pubblico ed assunto entro il 31 dicembre 2000 può accedere ad una delle diverse tre modalità di liquidazione.
Nello specifico sono:
La liquidazione del TFS avviene d’ufficio e quindi i dipendenti pubblici non devono presentarne domanda.
Il TFS può essere pagato il tre soluzioni
I tempi di pagamento dipendono in base alle motivazioni di cessazione del rapporto lavorativo, dunque:
Visto i tempi non del tutto brevi per la liquidazione è possibile anticipare il TFS, si tratta di un servizio che è offerto dalle banche. L’accesso all’anticipo del TFS è destinato ai soggetti che sono iscritti al Fondo Credito.
L’anticipo del TFS si tratta di un prestito garantito dallo Stato tramite un apposito fondo gestito dall’INPS. Il soggetto interessato all’anticipo presenta la domanda on line sul sito INPS, il quale ha 90 giorni di tempo per la produzione della certificazione di garanzia del prestito. Il soggetto richiedente deve allegare alla domanda la certificazione TFS, ottenuta dall’Ente competente, con la somma e le date esigibili.
Successivamente il richiedente e la banca possono alla determinazione del contratto di anticipo, dopo di che L’INPS ha 30 giorni per la presa d’atto.
L’anticipo del TFS attraverso l’operato delle banche non permette di usufruire di un tasso d’interesse agevolato.
L’anticipo del TFS è possibile ottenerlo sotto forma di anticipo agevolato oppure ordinario.
Per l’anticipo Agevolato la richiesta può essere fatta per un importo fino a 45.000 euro, con copertura del rimborso fino all’80% dal Fondo di Garanzia. La commissione per il rimborso anticipato è dello 0,30% della somma dovuta rimanente, in caso in cui quest’ultima è al di sotto dei 10.000 euro l’indennità non deve essere corrisposta.
L’ammontare dell’indennità deve essere minore della quota degli interessi se ci fossero stati sull’importo dell’anticipo in mancanza dell’anticipazione. In nessun caso l’indennità non può essere maggiore dei costi sostenuti dalla banca per la gestione della richiesta di anticipo.
Nel caso di anticipo agevolato il tasso è fisso per l’intero periodo del prestito (23 del D.L. 4/2019, convertito con modificazioni dalla L.26/2019 e dal DPCM 51/2020). La commissione di adesione al Fondo di garanzia prevista è dispensata per la banca.
L’ anticipo agevolato è esentato dell’imposta del bollo sul contratto, non è prevista nemmeno quella sul rendiconto regolare per importi superiori di 77,47 euro. Non sono ci sono costi dovuti al ritardo dei pagamenti delle rate di anticipo TFS.
La richiesta di anticipo ordinario può essere fatta per un importo maggiore di 45.00 euro, il rimborso è a carico dell’Ente Erogatore che ha rilasciato la certificazione. Il tasso è fisso per l’intera durata del finanziamento.
L’anticipo del TFS non prevede la commissione per il rimborso anticipato. L’imposta di bollo sul contratto così come quella sul rendiconto sistematico superiore a 77,47 euro è esentata dalla Banca in caso sia ipotizzata. Sono previste le spese in caso di recupero dei ritardi di pagamenti delle rate di anticipo TFS.
In entrambi i casi non è prevista la mora e nemmeno la commissione di istruttoria. Non vi è l’incasso della rata anticipata per il TFS, nemmeno le spese per l’invio delle comunicazioni stilate
La certificazione accerta l’importo del TFS cedibile, la durata è di minimo 12 mesi, il massimo è definito in base alla data di rimborso dell’ultima rata.
La prima rata viene erogata entro i 3 mesi dall’avanzare del diritto al pagamento della prima porzione o della somma in una sola soluzione del TFS. La seconda e la terza rata, se sono ipotizzate, entro i 30 giorni dal momento della maturazione delle quote del TFS dopo la prima.
Prima rata: entro 3 mesi dalla maturazione del diritto al pagamento della prima quota o dell’importo in unica soluzione del TFS/TFR. Seconda e terza rata (se previste): entro 30 giorni dalla data di maturazione delle quote di TFS/TFR successive alla prima. Il rimborso l’Ente Erogatore liquida direttamente la Banca la quota di TFS. Il bonifico diretto è corrisposto sul conto corrente o carta prepagata.
Dal 1° febbraio 2023 è possibile ottimizzare i tempi di anticipo di TFS all’INPS, l’agevolazione è destinata ai dipendenti pubblici iscritti alla Gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali. L’INPS sostituisce il ruolo delle banche per l’anticipo del TFS offrendo un tasso di interesse molto conveniente, pari a l’1% e la ritenuta dello 0,50%.
La domanda va presentata telematicamente, le richieste saranno approvate in base all’ordina cronologico fino al termine delle risorse disponibili. Sono esclusi colori che non sono iscritti al Fondo Credito, tale richiesta può essere fatta al momento della domanda di pensione oppure non oltre il 31 agosto dell’anno di termine del servizio.
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