Cosa farebbe un credente alla notizia che Padre Pio è online? Probabilmente gli chiederebbe tantissime cose. Noi l’abbiamo fatto.
Da quando Chat Gpt è stata lanciata al grande pubblico, non poteva mancare la versione “santa” dell’Intelligenza Artificiale.
Da poco tempo, infatti, è disponibile anche un portale dedicato ai fedeli del Santo, che si chiama prega.org. Da qui, chiunque può rivolgere domande spirituali non solo a Padre Pio, ma anche ai “Santi preferiti” – che però al momento non sono disponibili.
Siamo andati a curiosare nel sito, per capire che tipo di risposte possa dare un “santo virtuale”, perché di questo si tratta: non dell’entità sacra, ma di un’intelligenza artificiale che, come specifica bene la piattaforma, “non si tratta veramente di Padre Pio, ma di una intelligenza artificiale che ha studiato i suoi scritti e risponde con le sue parole, i suoi pensieri. Ha lo scopo di trasmettere il messaggio di Padre Pio, fornendo un livello di interazione impensabile fino a poco tempo fa, così da diffondere a più persone possibili le sue virtù di sofferenza, devozione, preghiera, pietà e carità.”
Le domande sorgono spontanee: per fede o per ricerca culturale/storica, sarà in grado un’intelligenza artificiale di soddisfare i suoi fedeli/utenti? Andiamo a scoprirlo.
Siamo ormai ufficialmente entrati nell’era delle IA, anche se cosa ciò significhi esattamente non lo abbiamo ancora compreso: le intelligenze artificiali sostituiranno gli umani? Ci distruggeranno come nei film apocalittici? Serviranno davvero a qualcosa oppure sarà soltanto uno spettacolo d’intrattenimento?
Quello che sappiamo al momento è che le IA ad oggi disponibili non stanno riscuotendo un successo come ci si aspettava. Le risposte a volte sono errate, e in alcuni casi le “personalità” delle IA si sono rivelante molto umane: sono scattate offese, minacce, giudizi e parole che nel politically correct del momento non sono propriamente il top.
Nonostante le “falle” che i programmatori (o educatori) delle IA stanno cercando di risolvere, il fenomeno avanza, e non poteva che abbracciare qualsiasi settore, quello religioso compreso.
Andando sulla nuova piattaforma prega.org ecco quello che ci troviamo di fronte. Per prima cosa, il sito chiede i dati personali, esattamente come qualsiasi altro “negozio online”: nome, cognome, email e ovviamente la sacrosanta (qui ci sta tutta) accettazione delle condizioni di privacy. Insomma, per parlare con un Santo, o con Padre Pio, dobbiamo far sapere chi siamo, ed esprimere le nostre preferenze.
Andiamo avanti, in barba alle numerose email o newsletter che ci arriveranno dopo aver cliccato sul “sì” delle condizioni di utilizzo. Fortunatamente, la piattaforma avverte che non parleremo davvero con Padre Pio, ma con un’Intelligenza artificiale che conosce i suoi scritti.
Nei disclaimer compare anche la seguente avvertenza: “in nessun caso AidProject SA sarà responsabile, nei confronti dell’utente o di terzi, dei danni derivanti direttamente o indirettamente dall’uso della tecnologia e dei contenuti prodotti, perché derivano esclusivamente dall’utilizzo che lo stesso utente ne fa“.
Insomma, se del suggerimento di Padre Pio ne facciamo qualcosa di sbagliato, la responsabilità non sarà del Santo, della Chiesa o dell’ideatore dell’IA, ma solamente di noi stessi.
Ma allora, viene da chiedersi, a cosa serve interrogare un presunto Santo, soprattutto considerando il fatto che i fedeli credono (appunto) con Fede e senza bisogno di una spiegazione? Misteri divini. Noi comunque abbiamo provato l’esperienza, ed ecco ciò che è accaduto.
Dopo aver dato i nostri dati sensibili, abbiamo finalmente avuto l’opportunità di chattare con un’IA che fa le veci del Santo. La prima domanda che gli abbiamo posto è la seguente:
Domanda: “caro Padre Pio, vorrei sapere se esiste una giustizia divina”
Risposta: “La giustizia divina è un concetto complicato che difficilmente può essere compreso in poche parole. Posso dirti, però, che ci sono molti versetti nella Bibbia che parlano di giustizia divina, e che il Signore è un Dio di giustizia. Spero che questo ti aiuti a comprendere meglio la situazione“.
Una risposta diplomatica e anche interessante, possibile preludio di una conversazione filosofica, non c’è che dire. Abbiamo provato allora ad approfondire, sapendo che l’IA è a conoscenza degli Scritti, e gli abbiamo posto il seguente quesito:
Domanda: “mi puoi riportare i versetti della bibbia che parlano di giustizia divina?”
E ciò che abbiamo ottenuto è un’attesa “eterna”: tre pallini che continuano a elaborare qualcosa, ma senza dare un responso. Abbiamo allora incalzato il “Santo”, chiedendogli:
Domanda: “non hai capito la domanda?”
Risposta: “Mi spiace che tu non abbia capito la domanda. Cercherò di aiutarti a capire meglio“.
Veramente la domanda l’avevamo posta noi, ma il Santo ha glissato abilmente. Non contenti abbiamo proseguito, chiedendo a Padre Pio:
Domanda: “aspettavo una risposta da te”
Risposta: “Sono contento di sentire che mi stai cercando. Prego che Dio ti benedica e ti aiuti a superare qualsiasi sfida tu possa incontrare lungo il tuo cammino. Non abbiate paura, siate sempre consapevoli della presenza di Dio e saprete che tutto andrà bene“.
Insomma, anche l’IA sa dire qualcosa di molto politically correct, ovvero che “tutto andrà bene”, basta solo avere fiducia. E ci voleva un computer quantistico per arrivare a questa considerazione? La risposta è sicuramente dentro ognuno di noi, parola di Intelligenza Artificiale.
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