Per calcolare l’imposta a credito o da corrispondere nel modello 730 occorre tener conto delle nuove regole IRPEF.
Una mini riforma attivata dal 1° gennaio 2022 ha modificato il sistema di calcolo cambiando aliquote e scaglioni e definendo diversamente le detrazioni per redditi da lavoro.
Non è mai troppo presto per approfondire le informazioni sul modello 730 e la sua compilazione. Tra pochi mesi si dovrà procedere con l’invio della dichiarazione dei redditi ed è bene non lasciarsi trovare impreparati. Sia che si scelga di approfittare del prospetto precompilato oppure dell’aiuto di Caf e Patronati sarà necessario raccogliere la giusta documentazione e cominciare ad avere un’idea circa la possibilità di avere un credito da riscuotere o un debito da saldare. Con riferimento al calcolo IRPEF occorre spiegare che le novità introdotte lo scorso anno non riguardano in modo diretto i contribuenti e non li coinvolgono al momento della compilazione del 730 ma rappresentano un dettaglio fondamentale per chi presta assistenza fiscale. Nello specifico si dovrà fare attenzione alla riduzione delle aliquote da cinque a quattro nonché ai nuovi scaglioni di reddito. Cosa significa e come verranno coinvolti i cittadini?
La mini riforma del 1° gennaio 2022 ha ridotto le aliquote e gli scaglioni di reddito. La prima aliquota è stata confermata al 23% con soglia dei 15 mila euro. La seconda è stata abbassata dal 27 al 25% mentre la terza dal 38 al 35% con redditi fino a 50 mila euro. Infine, la tassazione del 43% è stata fissata per redditi superiori a 50 mila euro.
Inoltre occorre ricordare che con la mini riforma sono stati ridefiniti anche gli importi delle detrazioni per redditi di lavoro. Più che sciorinare parole per spiegare come i cambiamenti siano stati messi in atto è consigliabile procedere direttamente con qualche esempio di calcolo.
L’obiettivo è calcolare l’imposta IRPEF a debito o a credito per il contribuente. Nel primo caso si dovrà restituire una somma che verrà tolta direttamente dalla busta paga (anche in forma rateizzata) mentre nel secondo caso il cittadino riceverà un importo erogato nel mese successivo alla presentazione della dichiarazione dei redditi in busta paga.
Ricapitoliamo con chiarezza reddito per scaglioni, aliquote e imposta dovuta sui redditi intermedi compresi negli scaglioni.
Con riferimento alle detrazioni per lavoro – le nuove regole riguardano sia i dipendenti che i pensionati che altri redditi – occorre considerare questa ripartizione
Con riferimento al reddito complessivo occorre sapere che è al netto dell’abitazione principale e delle relative pertinenze. Include anche il reddito dei fabbricati assoggettato alla cedolare secca e del regime forfettario. Qualora il risultato dei rapporti risultasse maggiore di zero si dovranno considerare le quattro cifre decimali. L’ammontare della detrazione, poi, dovrà essere superiore a 690 euro in caso di rapporti di lavoro a tempo indeterminato e a 1.380 euro per rapporti a tempo determinato. Infine, la detrazione sarà aumentata di 65 euro qualora il reddito complessivo risultasse superiore a 25 mila euro e inferiore a 35 mila euro.
Passiamo ora ai redditi da pensioni con le seguenti suddivisioni
Per quanto riguarda i redditi da pensione occorre sapere che il reddito complessivo è al netto dell’abitazione principale e relative pertinenze. Bisogna includere anche in questo caso il reddito dei fabbricati assoggettato alla cedolare secca e del regime forfettario. Cambia il limite minimo dell’ammontare della detrazione ossia 713 euro così come l’aumento della detrazione – 50 euro – qualora il reddito risultasse compreso tra 25 mila e 29 mila euro.
Le indicazioni utili con riferimento agli altri redditi sono
Rimangono le stesse indicazioni generali già presentate per redditi da lavoro e da pensione in relazione all’abitazione principale, alle pertinenze e ai fabbricati. L’aumento della detrazione spettante per redditi compresi tra 11 mila e 17 mila euro sarà di 50 euro.
Ricordiamo, infine, che per la compilazione del modello 730 occorrerà conoscere anche le nuove regole sulle detrazioni per figli a carico.
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