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Economia

Bonus figli disabili: è attiva la procedura per l’invio delle domande, non c’è tempo da perdere

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A breve terminerà la possibilità di richiedere il Bonus figli disabili. Fino a quando c’è tempo? A chi spetta il beneficio?

Il Bonus figli disabili è un sussidio economico riconosciuto ai genitori disoccupati o monoreddito, che devono accudire figli affetti da disabilità.

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La misura è stata introdotta, in maniera sperimentale e per soli 3 anni (dal 2021 al 2023), dall’art. 1, comma 365, della Legge n. 178/2020. A tal fine, è stato stanziato un Fondo di 5 milioni di euro.

L’INPS ha, di recente, comunicato che ci sarà tempo solo fino al prossimo 31 marzo per richiedere la prestazione. Vediamo, dunque, in che modo si inoltra la domanda e chi sono i soggetti beneficiari.

Bonus figli disabili: i requisiti per richiederlo

Il Bonus figli disabili è erogato dall’INPS mensilmente. Consiste in un sostegno economico del valore massimo di 500 euro netti, spettante al genitore disoccupato o monoreddito appartenete ad un nucleo familiare  monoparentale in cui vi siano figli a carico disabili almeno al 60%.

Ma cosa si intende per “genitore monoreddito”? A chiarirlo è la Circolare n. 39/2022 dell’INPS. Nel dettaglio, l’Istituto ha specificato che tale elemento sussiste quando tutto il reddito dell’interessato deriva solo dalla propria attività professionale oppure da una prestazione pensionistica, indipendentemente dalla proprietà della casa di abitazione.

Il D.M. 12 ottobre 2021, poi, ha evidenziato quali sono i presupposti da possedere per accedere all’agevolazione economica. Al momento della presentazione della domanda, i richiedenti devono avere i seguenti requisiti:

  • residenza in Italia;
  • ISEE in corso di validità del valore massimo di 3 mila euro;
  • reddito da lavoro dipendente non maggiore di 8.145 euro all’anno o di 4.800 euro all’anno, se da lavoro autonomo;
  • trovarsi nella condizione di disoccupato o monoreddito, appartenente ad un nucleo familiare monoparentale con figli a carico affetti da disabilità accertata non minore del 60%. Il genitore e il figlio disabile, inoltre, devono essere conviventi.

L’importo del contributo dipende dal numero di figli disabili a carico:

  • 150 euro al mese, per un solo figlio disabile;
  • 300 euro al mese, se ci sono 2 figli disabili;
  • 500 euro al mese, nel caso di più di 2 figli disabili.

Il Bonus, inoltre, è compatibile con altri sussidi eventualmente percepiti, come il Reddito di Cittadinanza, l’indennità di accompagnamento e le misure assistenziali predisposte dai Comuni.

Per approfondire, leggi il seguente articolo: “Bonus figli disabili: l’INPS ha finalmente comunicato la data per la presentazione delle domande“.

Modalità di presentazione della domanda

La domanda per il Bonus figli disabili va trasmessa telematicamente. Bisogna accedere al sito www.inps.it tramite le proprie credenziali digitali SPID, CIE o CNS e cliccare sulle seguenti icone: “Prestazioni e servizi” – “Servizi” – “Contributo genitori con figli con disabilità”.

In alternativa, è possibile usufruire del servizio di Contact Center Integrato, chiamando il numero verde 803.164 (gratuito da rete fissa) oppure il numero 06.164.164 (da rete mobile a pagamento). Infine, si può richiedere l’assistenza di un Patronato.

Il genitore interessato al Bonus deve indicare nella domanda le seguenti informazioni:

  • codice fiscale del figlio o dei figli per i quali si richiede il sussidio;
  • modalità di pagamento (bonifico postale o accredito su IBAN di conto corrente bancario, di carta ricaricabile o di libretto postale).

Dopo la trasmissione e la protocollazione della richiesta, si può visualizzare e scaricare la ricevuta, nella sezione “Ricevute e provvedimenti”.

L’INPS, entro giugno 2023, dovrà emettere provvedimento di accoglimento o di rigetto delle domande. Nel caso di esito positivo, l’erogazione del Bonus partirà dal mese di gennaio, per l’intero anno, sulla base delle modalità indicate dal richiedente.

Consulta anche il seguente articolo: “Bonus 500 euro per figli disabili: bisogna affrettarsi per non perdere lo straordinario beneficio“.

Decadenza dal diritto al Bonus figli disabili

La normativa specifica le ipotesi in cui si decade dal diritto al Bonus figli disabili. Innanzitutto, la prestazione non spetta più se viene meno uno dei requisiti previsti dal D.M. 12 ottobre 2021. Si interrompe, poi, nelle ipotesi di decesso del figlio disabile, di decadenza dalla potestà genitoriale e di affidamento del figlio a terzi.

Il beneficiario è obbligato a comunicare tutti i cambiamenti all’INPS, entro 30 giorni dalla data in cui essi si verificano. In caso contrario, si rischia la revoca del Bonus e la restituzione di quanto ottenuto ingiustamente.

La misura, infine, è sospesa nell’ipotesi di ricovero a tempo pieno del figlio disabile presso un istituto di cura o presso uno struttura residenziale con retta a carico dello Stato.

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