In molti sicuramente ricordano con nostalgia i Gettoni Telefonici: rimandano ad un’epoca che non c’è più, ma soprattutto adesso valgono tanti soldi.
I gettoni del telefono portano con sé una storia molto lunga, che inizia negli anni ’20 in USA. Da allora si diffusero velocemente in tutto il mondo e oggi sono molto ricercati dai collezionisti.
Sappiamo che a volte un vecchio ricordo può regalarci molte soddisfazioni economiche: pensando alle Vecchie Lire, ad esempio, ci sono ancora tante monete che i collezionisti sono disposti a pagare molto bene. Se abbiamo fortuna, potremmo avere tra le mani una vecchia 50 Lire che vale 25 mila euro, oppure scovare in un cassetto le 5 lire che adesso sono quotate diverse migliaia di euro.
Non solo monete che usavamo per acquistare beni, però: anche i gettoni, quelli per effettuare le telefonate, possono valere davvero una fortuna. Ecco quali.
I primi gettoni telefonici vennero creati inizialmente dalla STIPEL nel 1927, quella che poi divenne la Sip (Società Italiana per l’Esercizio delle Telecomunicazioni).
I gettoni erano diversi dalle classiche monete, non solo per l’utilizzo ma anche come forma e materiale di realizzazione. I gettoni vennero fatti con un mix di nichel, zinco e rame ed è per questo che hanno un colore appunto ramato. All’inizio erano lisci, come le monete, poi nella seconda metà degli anni ’40 si distinsero per una scanalatura centrale. Sulle due facce sono comparse negli anni diverse scritte e numeri che li distinguevano.
Un’altra peculiarità dei Gettoni era il fatto che comunque avevano un valore di scambio. Nei vari decenni, infatti, si acquistavano a prezzi diversi e a volte venivano accettati per il loro valore anche come moneta di acquisto.
Per capire che valore avevano, possiamo rifarci ad una tabella storica: fino al 1959 un gettone valeva circa 30 Lire. Tra il 1964 e il 1972, 45-50 Lire. Negli anni ’80 costavano e valevano 100 Lire, divenute poi 200 fino alla fine della circolazione, nel 2001.
A differenza delle vecchie Lire, però, i Gettoni non sono scomparsi perché sostituiti dagli euro, ma perché già negli anni ’80 gli apparecchi telefonici pubblici cominciarono a cambiare: non serviva più il gettone o la moneta, ma la scheda prepagata di plastica. Un’innovazione che non ha lasciato scampo al “vecchio” gettone, che comunque sarebbe andato in disuso perché, semplicemente, anche i telefoni pubblici sono stati definitivamente eliminati.
Oggi per capire quanto può valere un vecchio Gettone dobbiamo guardare i numeri e le grafiche stampate sulle facce della moneta stessa.
Alcuni esemplari realizzati da Sip se ben conservati valgono qualche decina di euro, e ovviamente possiamo ottenere di più se troviamo il collezionista giusto. I numeri da cercare tra i Gettoni che possediamo sono i seguenti: 8011, 7706, 7502, 7803 e 7901.
Se invece incappiamo nelle serie 6501, 7412, 7704, 7110 e 7304, realizzate tra il 1959 e il 2000, possiamo guadagnare anche fino a 50 euro.
Il Gettone più ambito in assoluto è però senza dubbio quello della STIPEL, del 1927, che oggi può far fruttare anche un centinaio di euro, sempre se troviamo il collezionista giusto. Possiamo riconoscere questo gettone dal fatto che oltre al numero di serie ha inciso un vecchio apparecchio telefonico su una faccia.
Un’ulteriore bella notizia è che se i nostri Gettoni sono Fior di Conio o comunque ottimamente conservati possono aumentare il loro valore anche fino a 10 volte. Quindi non resta che cercare tra i cassetti e sperare di trovare i pezzi più ambiti.
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