La domanda di pensione di vecchiaia può essere presentata quando sono maturati i requisiti contributivi e anagrafici previsti.
I soggetti possono fare richiesta a partire dal terzo mese antecedente la data di decorrenza.
La domanda deve essere inoltrata solo ed esclusivamente mediante la modalità telematica sul sito INPS.
La suddetta è possibile compilarla accedendo con le proprie credenziali, oppure, dagli istituti di patronato che offrono assistenza gratuita.
I requisiti necessari per la richiesta di domanda di pensione di vecchiaia sono:
Prima di recarsi presso gli uffici di patronato bisogna preparare la seguente documentazione:
Se il richiedente risulta coniugato è necessario indicare la data di matrimonio, il codice fiscale del coniuge e i redditi presunti per l’anno in corso. Tali, ovviamente, devono essere indicati se esistono.
In caso in cui il soggetto richiedente sia separato o divorziato, bisogna indicare la data di decorrenza dello stato civile.
Inoltre, è necessario allegare alla domanda anche la sentenza di separazione o divorzio.
Dopo aver effettuato l’accesso sul sito INPS bisogna digitare il servizio che consente l’invio della domanda di pensione di vecchiaia. Successivamente immettere i dati anagrafici, i recapiti telefonici per le eventuali comunicazioni. Occorre indicare lo stato civile con la decorrenza dello stesso e inserire il codice fiscale del coniuge se presente.
Nella seconda pagina deve essere indicata la gestione INPS di appartenenza e il fondo di contribuzione.
In seguito, vanno indicati i redditi presunti per l’anno in corso, se presenti e il codice IBAN per l’accredito.
La pensione può essere accreditata mediante:
Quest’ultima opzione è possibile solo per gli importi pensionistici al di sotto dei 1mille euro.
Il codice IBAN indicato in domanda deve essere intestato o cointestato al soggetto richiedente la pensione. Tale condizione è necessaria per la liquidazione della pensione, considerato che l’INPS effettua la titolarità del codice IBAN.
Una volta compilata la domanda bisogna allegare la carta d’identità e la tessera sanitaria. Bisogna, però, aggiungere anche eventuali sentenze di separazione o divorzio, se presenti.
A seguito dell’invio della richiesta di pensione l’INPS effettuerà tutti i controlli necessari al fine dell’attribuzione del beneficio.
È possibile consultare lo stato di avanzamento della pratica accedendo sul sito INPS nelle “domande presentate”.
Una volta lavorata la pratica l’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale invierà un provvedimento di accoglimento o di reiezione.
In caso di domanda accolta nella comunicazione è indicato tutto il calcolo pensionistico, con la contribuzione e il montante.
Se la domanda di pensione dovesse risultare respinta e vi siano i requisiti anagrafici e contributivi richiesti è possibile presentare un ricorso. Tale, deve essere inoltrato online ed entro i 90 giorni dal ricevimento della respinta.
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