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Economia

Esenzione IMU prima casa, l’incredibile “inganno”: controlla se ti spetta davvero

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L’esenzione IMU sulla prima casa spetta a tutti. È davvero così? La risposta è molto più complessa di quanto si immagini.

L’IMU (Imposta Municipale Unica) è la tassa sul possesso di immobili, di aree fabbricabili e di terreni agricoli.

Esenzione IMU – InformazioneOggi.it

Sono obbligati al pagamento non solo i proprietari ma anche i titolari di diritti reali (usufrutto, uso, abitazione, superficie, enfiteusi), i concessionari e i locatari (nell’ipotesi di leasing).

La normativa, tuttavia, prevede numerose eccezioni ed agevolazioni per determinate categorie. Scopriamo quali sono.

Esenzione IMU: su quali immobili si applica?

I casi in cui è prevista l’esenzione dal pagamento dell’IMU sono i seguenti:

  • immobili posseduti dallo Stato, dai Comuni, dalle Regioni, dalle Province, dalle Comunità Montane, dai Consorzi, dagli Enti del Servizio Sanitario Nazionale;
  • fabbricati classificati o classificabili nelle aree catastali da E/1 a E/9;
  • immobili destinati ad usi culturali;
  • fabbricati (e relative pertinenze) destinati all’esercizio del culto e quelli di proprietà della Santa Sede;
  • immobili appartenenti agli Stati esteri e alle organizzazioni internazionali.

Sono, inoltre, esenti i terreni agricoli nei seguenti casi:

  • posseduti e condotti da coltivatori diretti e imprenditori agricoli professionali;
  • situati nei Comuni indicati nella lista della Circolare del Ministero delle Finanze n. 9 del 14 giugno 1993;
  • ubicati nei Comuni delle isole minori, specificate nell’Allegato A della Legge n. 448/2001;
  • destinati all’uso agrosilvo-pastorale a proprietà collettiva indivisibile e inusucapibile;
  • fabbricati merce.

I Comuni, poi, possono stabilire l’esenzione dall’IMU per tali categorie:

  • immobili dati in comodato gratuito al Comune o ad Enti territoriali o commerciali;
  • esercizi commerciali e artigianali ubicati in luoghi preclusi al traffico per lo svolgimento di lavori pubblici da oltre 6 mesi.

Ulteriori agevolazioni per il pagamento dell’imposta

Oltre alle ipotesi di esenzione, ci sono delle categorie che godono di agevolazioni in tema di IMU. In particolare:

  • aree fabbricabili possedute e condotte da coltivatori diretti o imprenditori agricoli, destinate alla coltivazione, alla silvicoltura, alla funghicoltura e all’allevamento di animali. È prevista l’esenzione IMU per i coltivatori diretti o gli imprenditori agricoli oppure la tassazione come terreno agricolo per i comproprietari privi di qualifiche;
  • fabbricati di interesse storico o artistico, per i quali l’imposta è ridotta del 50%;
  • abitazioni locate a canone concordato, che prevedono la diminuzione del 75% della tassa;
  • immobili inagibili o inabitabili. Su di essi si applica la riduzione del 50%;
  • abitazioni concesse in comodato, per le quali vige lo sconto al 50%.

Potrebbe interessarti anche il seguente articolo: “Esenzione IMU, per ottenere il rimborso hai a disposizione 2 strade: ecco quali sono“.

Esenzione IMU abitazione principale: i requisiti

Un Lettore ha inviato il seguente quesito:

Buongiorno, vorrei sapere se ho diritto ad una detrazione prima casa con i seguenti requisiti: nucleo familiare di 2 adulti e 2 bambini (monoreddito), ISEE di 9.123, cambio residenza presso altro Comune nel 2018, prima e unica casa non utilizzata più come abitazione e dimora da dicembre 2018, categoria immobile A/3 di 75 mq e rendita di 361,52, nessun possesso di altra casa di proprietà. È corretto che il Comune applichi l’aliquota più alta del 10,60 per mille, per le seconde case? Perché ci nega la detrazione sulla prima casa? È corretto aver pagato a dicembre 2018, per 14 giorni, un’imposta di 107 euro? Grazie.”

L’IMU non è dovuta per le abitazioni principali, ad eccezione degli immobili di lusso, classificati nelle aree catastali A/1, A/8 e A/9.

Il primo presupposto per non pagare l’imposta, dunque, è che si tratti di abitazione principale. Chiariamo al nostro Lettore, però, che quest’ultimo è un concetto ben diverso da quello di “prima casa”.

Il fatto che un’abitazione sia prima casa di proprietà non è una condizione sufficiente per beneficiare dell’esenzione IMU. A tal fine, infatti, è fondamentale che l’abitazione principale sia quella in cui il contribuente (e la sua famiglia) abbia la dimora abituale e la residenza anagrafica.

Non perdere il seguente approfondimento: “Esenzione IMU e congedo straordinario di 2 anni: cosa fare per non perdere l’agevolazione fiscale“.

Conclusioni

Un immobile, pur essendo prima casa può non essere oggetto di esenzione totale dall’IMU.

Il contribuente deve avere nella stessa casa (di proprietà) la residenza e la dimora abituale. Se manca uno di tali presupposti, non si ha diritto al beneficio economico. Il nostro Lettore possiede un immobile di proprietà ma abita in un altro Comune dal 2018; lo status di proprietario non è, da solo, un requisito sufficiente, se si ha altrove la propria dimora e residenza.

Per quanto riguarda, infine, l’aliquota, è giusta quella applicata dal Comune in cui è ubicato l’immobile di proprietà. Se, infatti, il Lettore risiede altrove, è tenuto al pagamento dell’aliquota prevista per i fabbricati diversi da abitazione principale, pari all’1,6%.

Se hai dubbi o vuoi porre una domanda di carattere previdenziale, fiscale e legge 104, invia qui il tuo quesito.

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