Con la circolare n. 6 del 20 marzo scorso le Entrate affrontano nuovamente il delicato e vasto tema delle misure agevolative della “tregua fiscale”, varate nell’ambito della legge di Bilancio 2023.
In questo periodo abbiamo più volte trattato la cosiddetta tregua fiscale, per le plurime implicazioni che ha sul piano dei rapporti tra Fisco e contribuente.
Oggetto di disciplina ad hoc nella legge di Bilancio 2023, la tregua consiste nell’insieme delle misure previste a favore del contribuente il quale voglia sanare alcune irregolarità nel proprio rapporto con le Entrate.
Dalle imposte non ancora pagate alle cartelle esattoriali che negli anni si sono via via accumulate senza l’adempimento del contribuente, ecco che a quest’ultimo è oggi riservata la possibilità di sfruttare diversi benefici. Nei fatti questo vuol dire che la tregua fiscale consente al contribuente di chiudere la partita con il Fisco, a condizioni convenienti e, quasi nella totalità dei casi, senza che rilevi l’effettiva contestazione della violazione.
A fare ulteriore chiarezza sulla citata tregua fiscale 2023, arriva ora una circolare dell’Agenzia delle Entrate con alcune precisazioni interessanti, in tema ad esempio di irregolarità formali oppure di rottamazione quater. Vediamo più da vicino.
L’oggetto della circolare toglie ogni dubbio poiché indica che il testo del documento affronta la legge di Bilancio 2023 dal lato della tregua fiscale, dandone ulteriori chiarimenti interpretativi.
Proprio grazie a questo documento, l’Agenzia delle Entrate torna a fare chiarezza sulla tregua fiscale 2023, al di là di quanto disciplinato dall’ultima manovra. In buona sostanza, la circolare n. 6 del 20 marzo 2023 include una serie di chiarimenti utili a dettagliare il campo di applicazione delle agevolazioni per il contribuente, dalla sanatoria delle irregolarità formali alla chiacchierata rottamazione quater.
Con una circolare che appare strutturata secondo lo schema domanda-risposta e suddivisa per distinti temi, le Entrate si occupano dei dubbi dei professionisti e delle associazioni di categoria, risolvendo questioni sollevate da tutti coloro che, per lavoro, si occupano giornalmente di tasse e obblighi dei contribuenti.
Il documento di prassi è altresì interessante perché, proprio al fine di fare la maggior luce possibile sulla tregua fiscale, contiene le risposte ai quesiti formulati in occasione del 6° forum nazionale dei dottori Commercialisti ed Esperti contabili e di Telefisco 2023.
In particolare, la circolare include spiegazioni e dettagli circa la regolarizzazione delle irregolarità formali, ma anche sul cosiddetto “ravvedimento speciale” e sull’adesione e definizione agevolata degli atti dell’iter di accertamento di competenza dell’Agenzia delle Entrate. Non mancano poi delucidazioni sulla definizione delle liti pendenti e sulla regolarizzazione degli omessi pagamenti di rate gravanti sul contribuente a seguito di acquiescenza, accertamento con adesione, reclamo/mediazione e conciliazione giudiziale.
Insomma, grazie alla circolare citata il quadro della tregua fiscale assume contorni sempre più nitidi a chiari, andandosi a definire sempre più nel dettaglio il perimetro di applicazione della rete di agevolazioni per il contribuente. Ricordiamo tra l’altro anche che nella sanatoria delle irregolarità formali rientrano anche le fatture elettroniche oltre i termini ma incluse nella liquidazione IVA, e che la rottamazione quater può essere ottenuta altresì per i carichi che attengono soltanto alle sanzioni.
Pertanto non vi sono dubbi: con la circolare n. 6 del 20 marzo scorso le Entrate affrontano nuovamente e spiegano le misure agevolative della “tregua fiscale” varate nell’ambito della manovra 2023, a seguito di anteriori indicazioni fornite nelle circolari n. 1/2023 e n. 2/2023. Ciò ha contribuito a risolvere alcuni dubbi interpretativi sollevati dagli ordini professionali e dalle associazioni di categoria.
Alla luce di quanto abbiamo ricordato finora, se è vero che si avvicinano le prime scadenze da rispettare per avvalersi delle agevolazioni di cui alla legge di Bilancio 2023, è altrettanto vero che l’Agenzia delle Entrate ha colto nuovamente l’occasione per fare luce sull’operatività delle misure di tregua fiscale nel loro complesso, grazie ad un documento dettagliato che passa in rassegna una serie di quesiti sulle modalità applicative dei diversi strumenti messi in campo.
Pertanto il contribuente che voglia consultare le risposte dettagliate fornite dalle Entrate alle domanda relative al funzionamento pratico della tregua fiscale 2023, dovrà fare riferimento diretto al testo della circolare n. 6 del 20 marzo 2023, disponibile in questa pagina.
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