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Casi di bronchite in aumento in Italia: come riconoscerli e quando è il caso di contattare il medico

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Oltre al Covid e all’influenza, in Italia si registrano molti casi di Bronchite; per trattarla al meglio dobbiamo imparare a conoscere questa patologia.

Esistono infatti diverse forme di Bronchite, determinate da svariate cause. Ecco come riconoscerle e capire quando è il caso di rivolgersi al medico curante.

InformazioneOggi

Negli ultimi anni la nostra attenzione è stata rivolta verso il Covid, la malattia respiratoria che ha causato tantissimi disagi alla salute pubblica. Esistono però altre patologie che possono colpire le vie respiratorie, e non sono da sottovalutare: tra queste vi è la bronchite.

Andiamo a conoscere meglio questo tipo di condizione, impariamo a riconoscere sintomi e a individuare le cause e soprattutto scopriamo quando è il caso di rivolgersi al medico, per trovare la terapia più idonea.

Casi di Bronchite, quanti tipi esistono e cosa li scatenano

La bronchite, a differenza ad esempio del Covid, può insorgere non solo a causa di un virus, ma anche per l’esposizione al fumo di sigaretta e simili e alle sostanze inquinanti presenti nell’aria.

Altre cause scatenanti possono essere date dal freddo intenso tipico della stagione invernale o dai cambiamenti repentini delle temperature; ma anche da malnutrizione, stili di vita sbagliati, stress e stanchezza.

Infine, anche vivere in ambienti con troppo riscaldamento può nuocere ai bronchi: infatti l’aria eccessivamente secca mina l’umidità delle mucose delle vie respiratorie, che in questo modo si infiammano e/o non riescono a difendersi ottimamente dagli attacchi dei virus. Tutti i fattori sopra indicati causano comunque un’infezione e l’irritazione delle mucose delle vie respiratorie.

In caso di infezione virale, le persone si contagiano tramite le droplet, la tosse e con il contatto diretto, mentre chi vive ad esempio con un fumatore accanito è comunque a rischio.

La bronchite, anche se curabile, è una malattia molto comune e sempre più frequente tra le persone, e se non adeguatamente trattata può diventare cronica o scatenare problemi di salute più gravi.

Differenza tra Bronchite Acuta e Cronica

Si parla di Bronchite Acuta quando deriva dalla complicazione di un raffreddore o influenza, o dall’infiammazione potenzialmente causata dal Covid. I sintomi sono facilmente riconoscibili:

  • sensazione di bruciore al petto/sterno/trachea;
  • tosse inizialmente secca che si trasforma in tosse “grassa” (ovvero con catarro anche abbondante);
  • con l’avanzare dell’infezione i bronchi possono produrre muco e pus;
  • sensazione di oppressione al petto e difficoltà di respiro sia sotto sforzo che a riposo;
  • può insorgere febbre sopra i 38 gradi.

Solitamente la Bronchite si cura tramite indicazione del medico che potrà prescrivere riposo, antinfiammatori e sciroppi, e guarisce in pochi giorni, a meno che non insorgano complicazioni.

Per quanto riguarda invece la forma Cronica della Bronchite, essa sopraggiunge a causa di diversi fattori, spesso concomitanti tra loro.

Questa forma di patologia è la terza causa di morte dopo le malattie cardiovascolari e i tumori: in Italia colpisce circa l’8,5% della popolazione.

Se i sintomi compaiono per più di 3 mesi all’anno e per almeno due anni consecutivi, siamo di fronte a Bronchite Cronica, secondo quanto stabilito dall’OMS. Oltre ai disagi sopra indicati, con una Bronchite Acuta si possono manifestare delle vere e proprie crisi asmatiche e affanno percepibile sin dal risveglio.

Il protrarsi dell’infiammazione dei bronchi a va a creare innanzitutto maggiori rischi di cadere in polmonite, inoltre si creano delle cicatrici e ispessimenti dei tessuti delle vie aeree che ostacolano sempre di più l’afflusso dell’ossigeno nei polmoni e dunque anche nel sangue. Le lesioni sono difficilmente recuperabili, ovvero una volta che si sono formate le cicatrici non si possono guarire con farmaci. Le medicine e i trattamenti prescritti, infatti, servono solo a lenire infiammazione e sintomi.

Quando rivolgersi al medico in caso di sintomi da Bronchite?

È sempre bene non sottovalutare le complicanze che possono derivare dalla Bronchite. Ovviamente la cosa migliore da fare è cercare di limitare i fattori che portano a rischio, almeno quelli controllabili come il fumo di sigaretta e l’esposizione all’inquinamento.

Gli episodi temporanei di bronchite solitamente guariscono in pochi giorni, ma se si ha il sospetto di avere una forma cronica è opportuno rivolgersi al medico. Inoltre è consigliato anche nei seguenti casi:

  • se la persona è anziana o soffre di altre malattie polmonari
  • quando persiste a lungo la sensazione di affanno, “fame d’aria” o forte dolore al petto
  • se la malattia compare in neonati sotto i 5 mesi di vita, anche se non manifesta febbre
  • se dopo qualche giorno di trattamento non si notano miglioramenti
  • in caso di comparsa di tracce di sangue nel muco
  • quando la tosse è particolarmente intensa e la febbre supera i 38,5 gradi.

(le informazioni presenti in questo articolo hanno esclusivamente scopo divulgativo e riguardano studi scientifici o pubblicazioni su riviste mediche. Pertanto, non sostituiscono il consulto del medico o dello specialista, e non devono essere considerate per formulare trattamenti o diagnosi)

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