Ristrutturare casa nel 2023 e risparmiare, cerchiamo la convenienza nell’apposito Bonus del Governo e nei mutui proposte dalle banche.
Una doppia possibilità da valutare per i cittadini che hanno il sogno di ristrutturare un immobile. Il Bonus ristrutturazione e i mutui degli istituti di credito.
Arriva il momento in cui la propria casa deve essere ristrutturata. Il bagno è tra le stanze che a distanza di anni devono essere rinnovate. Poi ci sono gli infissi, la cucine, la tinteggiatura delle pareti, l’installazione di pannelli solari o del cappotto termico. Sicuramente i lavori da effettuare su un immobile sono molteplici, alcuni più “semplici” altri più complicati e onerosi. Eppure, nel momento in cui rinnovare l’abitazione si rende necessario non è possibile pensare di limitare gli interventi dilazionandoli nel tempo. La spesa sarebbe maggiore e la confusione in casa durerebbe a lungo.
Meglio, dunque, optare per un mutuo ristrutturazione e per il Bonus dedicato. In questo modo si potrebbe avere la liquidità necessaria per cambiare aspetto all’abitazione in una sola volta. Naturalmente significherà dover accettare il pagamento di una rata mensile ma nello stesso tempo si potrà recuperare parte delle somme in diversi anni. Facciamo il punto della situazione per rispondere al quesito di un lettore. “Per la sola ristrutturazione la durata massima può non superare i dieci anni?“.
Il Bonus ristrutturazione è attivo anche nel 2023. Permetterà di detrarre il 50% dell’importo speso per rinnovare casa entro un tetto massimo di spesa di 96 mila euro. Il Governo ha prorogato la misura fino a tutto il 2024. Il tempo, dunque, non manca per realizzare la nuova casa dei propri sogni.
L’incentivo è stato introdotto dal Decreto Rilancio ed è collegato con il mutuo ristrutturazione proposto da diverse banche. Grazie all’agevolazione fiscale, come accennato, si potranno recuperare metà delle somme spese rientrando nei 96 mila euro tramite detrazione. Le altre strade sfruttabili fino a poche settimane fa erano la cessione del credito a terzi e lo sconto in fattura. Con un Decreto del 16 febbraio il Governo ha introdotto il blocco delle due modalità di fruizione per tutti i Bonus edili. Significa che per i lavori iniziati successivamente al 17 febbraio si potrà richiedere unicamente la detrazione (nuovi emendamenti potrebbero smuovere la situazione).
La somma da recuperare viene recuperata con dieci rate annuali di pari importo. Qualora il contribuente non usufruisse dell’agevolazione fiscale per diversi anni indipendentemente dalle motivazioni (incapienza ad esempio), potrebbe beneficiare della detrazione nei successivi periodi di imposta.
Basterà indicare nella dichiarazione il numero della rata spettante. In questo modo si potrà ristrutturare casa detraendo, poi, la metà dei costi sostenuti dall’IRPEF.
Il rimborso del 50%, dunque, si recupererà tramite modello 730 oppure Modello Redditi Persone Fisiche. Importante sapere che per gli interventi effettuati nel 2022 l’invio della comunicazione per lo svolgimento dei lavori e il sostentamento delle spese doveva avvenire entro il 16 marzo 2023. Per gli interventi dell’anno in corso, invece, occorrerà rispettare la scadenza del 16 marzo 2024.
Al Bonus ristrutturazione possono avere accesso i contribuenti che pagano le imposte sui redditi a condizione che siano
In mancanza della liquidità necessaria per effettuare i lavori e ristrutturare casa è possibile richiedere un mutuo ristrutturazione. Le banche che propongono una soluzione sono diverse. Tutte chiederanno una specifica documentazione prima di concedere il finanziamento che si diversifica in base alla tipologia dei lavori (manutenzione ordinaria, straordinaria, ristrutturazione con grandi opere).
Vi proporremo alcune proposte per poter confrontare dei possibili piani di ammortamento. I preventivi personalizzati potranno essere richiesti direttamente online accedendo ai siti internet ufficiali degli istituti di credito o utilizzando i portali comparatori.
Una prima proposta è quella di Banco Desio
L’importo della rata dipenderà dalla somma richiesta e dalla durata scelta. Possiamo riportare come esempio un mutuo di 50 mila euro da rimborsare in 20 anni. Le rate mensili si aggireranno tra i 278 e i 291 euro.
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