Nimesulide vietato perché pericoloso: succede in alcuni Paesi, ma in Italia è ancora disponibile in farmacia, come mai?
Il Nimesulide è il principio attivo di un medicinale più noto col nome di Aulin, un farmaco antidolorifico e antinfiammatorio che fino a qualche anno fa era molto utilizzato. Inizialmente si poteva acquistare anche senza ricetta del medico, adesso non più.
Prima di capire come mai in alcuni Paesi non si può più usare il trattamento, scopriamo a cosa serve realmente, in che modo va assunto, le differenze con il Brufen (ibuprofene) e quali sono gli effetti collaterali.
Questo medicinale molto usato (forse anche troppo in “leggerezza”) fino a qualche tempo fa, è composto da un principio attivo, il Nimesulide, che appartiene alla famiglia degli antinfiammatori non Stroidei (FANS), proprio come l’Ibuprofene. Viene prescritto per lenire i sintomi dolorosi acuti, come anche il mal di denti, i dolori mestruali-ginecologici, le forme di dolore osteoarticolare o i dolori neoplastici.
L’efficacia di questo farmaco dipende dalla sua azione, che va a interessare le funzioni dei globuli bianchi e la sintesi delle prostaglandine, sortendo un effetto antinfiammatorio oltre che antidolorifico.
Esattamente come altri farmaci, l’Aulin è disponibile in diverse formulazioni, la più nota delle quali è quella in bustine da sciogliere in acqua. Ci sono poi le compresse, da 100 mg. di dosaggio come le bustine, oppure le confezioni per uso esterno, come il Gel che serve a ridurre il dolore in caso di distorsioni o tendiniti.
Ricordiamo, altresì, che oltre al principio attivo il farmaco è composto da altri eccipienti, che cambiano anche in base alla formulazione stessa. Ad esempio nelle compresse troviamo anche “docusato sodico, idrossipropilcellulosa, lattosio monoidrato, carbossimetilamido sodico A, magnesio stearato, cellulosa microcristallina, olio vegetale idrogenato“; nelle bustine di granulato vi sono “macrogol cetostearile etere, saccarosio, glucosio liquido nebulizzato essiccato, acido citrico anidro, amido di mais, aroma di arancia“; infine, il Gel per uso esterno contiene anche “Metil-paraidrossibenzoato e Propil-paraidrossibenzoato“.
Alla luce di quanto sopra, e in merito al fatto che qualsiasi farmaco può dare effetti indesiderati, ricordiamo che ad oggi l’Aulin può essere assunto solo dietro prescrizione medica. In linea generale, il trattamento non deve superare i 15 giorni e le dosi suggerite dal medico dal foglietto illustrativo.
Sia l’Aulin che l’Ibuprofene sono farmaci antinfiammatori non Steroidei; l’unica differenza è che il Nimesulide offre una maggior azione antinfiammatoria rispetto all’Ibuprofene, principio attivo questo usato di più per combattere il dolore.
Negli ultimi tempi si è scoperto che l’Ibuprofene offre azione protettiva anche contro il Covid, se assunto ai primi sintomi dell’infezione. Non sono invece in questo senso note informazioni riguardo all’efficacia dell’Aulin nel combattere il Sars-Cov-2.
Come accennato all’inizio di questo articolo, fino a qualche anno fa l’Aulin era molto utilizzato, soprattutto come auto cura. Ovviamente, come tutti i farmaci, presenta dei rischi di effetti collaterali; ad esempio nel foglietto illustrativo troviamo indicazioni che riguardano pericoli di “disturbi gastrointestinali (dolore epigastrico, nausea, vomito, diarrea), disturbi centrali (sonnolenza, cefalea, insonnia, vertigini), reazioni cardiovascolari (tachicardia, ipertensione) e disturbi urogenitali (disuria, oliguria)“. Inoltre, la formulazione Nimesulide per via orale può provocare alterazione della capacità di guidare veicoli e/o di utilizzare macchinari.
Questi sono i motivi per cui oggi possiamo adottare una terapia con l’Aulin solamente dietro parere del nostro medico curante. Inoltre nei primi anni 2000 vennero osservati aumenti di alcuni gravi effetti collaterali, come l’insorgere di epatiti e sanguinamento gastrico, ed ecco che alcune autorità sanitarie decisero di “bandire” definitivamente questo farmaco. Parliamo di Spagna, Finlandia e Irlanda, anche se negli anni successivi al 2002 sono state effettuate analisi maggiori sui rischi/benefici del farmaco.
In una revisione del 2007, infatti, l’Ema concluse che i benefici nel trattamento con Nimesulide erano comunque superiori ai potenziali rischi, quelli soprattutto a danno del fegato.
Di conseguenza, il nostro Paese ha deciso di non eliminare il farmaco dal commercio ma di prescriverlo solamente come seconda scelta, e appunto tramite esclusiva direttiva del medico di famiglia. Le ricette, infine, non sono nemmeno ripetibili, e il trattamento non deve essere perseguito per più di 15 giorni.
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