Per le famiglie con un reddito basso è possibile pagare un affitto mensile al comune di 50 euro per le case popolari.
I soggetti con gravi disagi economici purtroppo non riescono a trovare un’abitazione adatta alle proprie esigenza e un prezzo equilibrato.
Per tale ragione la domanda per le case popolari rappresenta una vera e propria opportunità.
Le case popolari sono appartamenti che hanno un affitto mensile bassissimo fino a raggiungere i 50 euro al mese.
Sono case amministrate dalle autorità locali e per tale ragione la domanda bisogna presentarla al comune presso il quale si ha la residenza.
In alternativa, è possibile fare richiesta anche alla Provincia e alla Regione, nel momento in cui siano pubblicato un nuovo bando di assegnazione.
La domanda deve essere inoltrata esclusivamente per via telematica, con la compilazione di un modulo specifico per la richiesta.
Nel documento devono essere indicati tutti i dati del soggetto richiedente, il quale poi si collocherà in una graduatoria riferita all’assegnazione dell’immobile.
I requisiti da soddisfare sono:
L’ ultimo requisito deve essere approfondito, visto che dipende in base ai componenti del nucleo familiare e di specifici casi.
Ad esempio, sono ammessi anche i nuclei familiari formati da un solo componente con un limite reddituale non superiore ai 20.270,56 annui.
In generale, invece, la somma che il nucleo familiare non deve superare è pari a 16.674,17 euro.
Per la presentazione della domanda per la casa popolare è importante presentare il proprio modello ISEE vale a dire l’Indicatore della Situazione Economica Equivalente. Tale fornisce tutti i dati che occorrono per stilare la graduatoria di assegnazione.
In Italia, purtroppo ci sono state molte polemiche per l’attribuzione delle case popolari.
Ci sono casi in cui i soggetti che presentano la domanda devono aspettare molti anni senza avere risposta, magari altri in pochissimo tempo la domanda viene accolta.
Come mai questa distinzione?
Purtroppo, non esiste una ragione molto chiara, di fatti ci sono molte associazioni che si battono per una riforma. Tale ho l’obbiettivo di rendere una graduatoria più chiara e soprattutto più trasparente.
Per le famiglie che vivono in grave disagio economico ci sono anche atri incentivi, come il bonus affitti.
Tale consente ai nuclei familiari con un reddito complessivo basso a dover affrontare affitti mensili abbastanza alti offrendo un generoso contributo al canone di locazione da pagare.
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