La Dengue, chiamata anche “febbre spaccaossa”, sta avanzando anche alle nostre latitudini; ecco la situazione attuale.
I timori degli Scienziati si stanno avverando: la Dengue, una malattia trasmessa all’umo dalle zanzare, sta avanzando sempre di più ed è scattato l’allarme.
Non si tratta di una nuova malattia, ma la sua espansione preoccupa. La Dengue è un virus che non si trasmette da persona a persona, ma le zanzare che pungono una persona infetta vanno a contaminare gli altri “ospiti”. Come detto, non è un problema sanitario recente, perché la Dengue è conosciuta ormai da più di due secoli. Ma i cambiamenti climatici e la globalizzazione stanno permettendo una diffusione sempre più rapida.
Chi è stato punto da una zanzara infetta – più frequentemente sono le zanzare della famiglia aegypti e Aedes albopictus a diffondere il virus – comincia a manifestare i sintomi dopo circa 5 giorni.
Febbre alta, mal di testa molto forte che colpisce soprattutto il bulbo oculare, dolori molto forti a muscoli e ossa (per questo è chiamata “spaccaossa), nausea e vomito, e spesso anche eruzioni cutanee. Chi guarisce dalla malattia sviluppa gli anticorpi solamente verso il fenotipo che l’ha colpito.
Purtroppo in alcuni casi la malattia si aggrava e può causare febbri emorragiche, collassi e anche il decesso.
Attualmente sono allo studio diversi vaccini, ma per il momento gli scienziati non hanno la formula definitiva, perché ancora alcuni meccanismi del virus non sono stati compresi. Al momento si possono attuare solo forme di prevenzione, come l’utilizzo di zanzariere e di repellenti, e in caso di infezione si curano i sintomi.
Fino ad oggi la malattia era considerata “non pericolosa” per i popoli dell’Europa, perché si manifestava più frequentemente in Asia, Cina, India, Medioriente, America latina e centrale, Australia alcune zone del Pacifico, che chiaramente hanno un clima sub tropicale e diverso dal nostro.
I cambiamenti climatici, però, hanno permesso una maggior diffusione e proliferazione delle zanzare che veicolano la malattia, e in Europa è scattato l’allarme sanitario. Oggi si hanno sempre più notizie di persone che si ammalano pur non avendo effettuato viaggi nei Paesi più a rischio.
Inoltre un ceppo della Dengue ha innescato un’epidemia vera e propria in Argentina: al momento le persone infette sono più di 40 mila e le autorità hanno segnalato il decesso di 39 persone, un numero che forse è tristemente destinato a salire.
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