Da gennaio ad oggi si è registrato un aumento di casi di scarlattina. Il Ministero della Salute sottolinea l’importanza dell’intervento immediato.
La scarlattina è un’infezione legata allo streptococco beta emolitico di gruppo A. Si tratta di un batterio che è in grado di produrre una tossina, che determina la comparsa di un’eruzione cutanea di color scarlatto, da cui la malattia prende il nome.
Nel corso dei primi mesi del 2023 si è registrato un aumento di infezioni legate al suddetto streptococco. In alcuni casi, le reazioni sono state anche piuttosto violente e riguardano principalmente i bambini e i ragazzi al di sotto dei 15 anni di età.
Per questo motivo il Ministero della Salute ha sottolineato l’importanza di un intervento immediato, per evitare che il progresso della malattia diventi più invasiva.
L’aumento dei casi di scarlattina si è registrato, in molti paesi dell’Unione Europea, già nel corso del 2022. Alla luce degli aumenti di casi registrati da inizio 2023, anche in Italia, si è reso necessario un intervento da parte del Ministero della Salute chi ha invitato a intensificare la sorveglianza e a fornire un’adeguata comunicazione alle famiglie, in modo tale, che siano in grado di non sottovalutare i primi sintomi.
La diagnosi di scarlattina può essere eseguita solo da un medico, come il pediatra di libera scelta. Tuttavia, è bene informare le famiglie in modo tale che alla comparsa dei primi sintomi si possa ricorrere immediatamente al consulto medico, per iniziare immediatamente la terapia farmacologica.
Dopotutto i primi sintomi della scarlattina sono simili a molte altre infezioni, per questo motivo c’è il rischio di sottovalutarli.
Generalmente la scarlattina si manifesta nei pazienti in età compresa tra cinque e quindici anni. Ma, anche se in modo sporadico, può colpire gli adulti.
Il tempo di incubazione della malattia è di circa 2-5 giorni. I sintomi, sia negli adulti che nei bambini, sono i seguenti:
Alcuni sintomi della scarlattina sono piuttosto simili ad una comune influenza. Per questo motivo potrebbe esserci il rischio di sottovalutarl soprattutto nei primissimi giorni. Anche perché, l’elemento distintivo della malattia, ovvero l’eruzione cutanea di colore rosso e ruvido al tatto, non si manifesta immediatamente ma solo nella fase esantematica. Questa fase può svilupparsi entro le 12 o le 48 ore successive ai primi sintomi.
Già dalla fine del 2022, sia in Europa che negli Stati Uniti è stato registrato un netto aumento dei casi di infezione da streptococco. In molti casi, le infezioni si risolvono con una cura antibiotica e senza grossi strascichi. Tuttavia, si sono registrate anche situazioni più gravi con infezioni decisamente più invasive che hanno messo in pericolo di vita i pazienti.
Le situazioni più gravi si verificano quando il batterio riesce a raggiungere il sangue, i muscoli profondi e i polmoni. L’aumento dei casi di scarlattina, registrato anche dall’Organizzazione mondiale della sanità, è probabilmente dovuto all’isolamento legato alla pandemia di Covid 19.
In base alle prime indagini i ceppi batterici non sono né nuovi né più aggressivi rispetto a quelli degli anni passati. Dunque, è probabile che le ragioni dell’aumento dei casi siano legati ad un indebolimento generale del sistema immunitario della popolazione.
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