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Riscatto contributi: con il nuovo servizio INPS, basta un click per scaricare la documentazione

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L’INPS ha comunicato le modalità per ottenere le attestazioni dei versamenti dei contributi da riscatto, ricongiunzione e rendite vitalizie. 

Attraverso il Messaggio n. 1379/2023, l’Istituto di previdenza ha specificato la procedura online per richiedere tutta la certificazione.

Contributi, nuova funzione INPS – InformazioneOggi.it
Contributi, nuova funzione INPS – InformazioneOggi.it

L’Ente, dunque, mette a disposizione dei contribuenti una nuova funzione, che consente di consultare e scaricare, in autonomia, i documenti che provano l’avvenuto versamento. Analizziamo il provvedimento dell’INPS e scopriamo tutti i passaggi per il rilascio dell’attestato.

Contributi da riscatto e da ricongiunzione: quali differenze?

I lavoratori hanno la possibilità di provvedere alla copertura dei periodi per i quali il datore ha omesso di versare i contributi. Per evitare conseguenze dannose sul futuro diritto alla pensione, l’interessato, dunque, può recuperare questi momenti, a proprie spese, pagando il relativo onere di riscatto.
Tali versamenti hanno la stessa validità dei contributi obbligatori e possono riguardare anche periodi per i quali non c’è un preciso obbligo assicurativo, come, ad esempio, gli anni universitari o di servizio civile e il congedo parentale.
Il costo del riscatto, infine, varia a seconda del sistema di calcolo della pensione.
Attraverso la ricongiunzione dei contributi, invece, coloro che hanno versamenti accreditati presso differenti Gestioni previdenziali obbligatorie (tra cui le Casse professionali e ad esclusione della Gestione separata INPS), possono trasferirli tutti in un’unica Gestione.
Lo scopo della ricongiunzione è ottenere un assegno pensionistico di importo più elevato.
La peculiarità dell’istituto consiste nel fatto che i versamenti previdenziali vengono considerati come se fossero stati sempre presenti sulla Gestione prescelta. Sottolineiamo, però, che non si tratta di un’opzione economica, perché i costi da affrontare sono abbastanza elevati. La cifra da pagare dipende da vari fattori, come la retribuzione percepita, l’anzianità contributiva e l’età anagrafica.

Procedura telematica per scaricare le attestazioni

Scopriamo, ora, come consultare il nuovo servizio dell’INPS. I contribuenti interessati devono accedere al portale istituzionale dell’Ente, al sito www.inps.it, tramite le proprie credenziali digitali SPID, CIE o CNS. Sulla schermata home, bisogna cliccare sulle seguenti icone: “Prestazioni e servizi” – “Servizi” – “Portale dei pagamenti” – “Riscatti Ricongiunzioni e Rendite” – “Entra nel servizio” – “Accedi“.
Dalla sezione “Pagamenti effettuati“, poi, si deve procedere su “Stampa attestazione“.
Attraverso tale certificazione, è possibile dimostrare la cifra da specificare in sede di deduzione dal reddito IRPEF e, quindi, ottenere lo sconto fiscale con la Dichiarazione dei Redditi.
L’Istituto di previdenza, inoltre, chiarisce che, nell’ipotesi di difformità tra gli importi dichiarati nell’attestazione e i contributi effettivamente versati, si può chiedere la rettifica della certificazione.

Attestazioni fiscali dei nuovi contributi da riscatto

Gli interessati possono anche scaricare le attestazioni fiscali relative ai contributi rientranti nella nuova categoria di riscatto, la cd. pace contributiva. Tale facoltà è prevista dall’art. 20 del Dl n. 4/2029 e può essere esercitata dal contribuente, dal suo superstite oppure da un suo parente o affine entro il secondo grado.
In questo caso, la cifra pagata può essere detratta al 50% dall’imposta lorda e suddivisa in 5 rate annue di pari importo, a partire dal periodo di riferimento fino a quelli successivi.

Le attestazioni fiscali dei versamenti contributivi compiuti in modalità rateale dai datori di lavoro pubblici, per i dipendenti iscritti alle Gestioni ex INPDAP, non si trovano sul Portale dei Pagamenti dell’INPS. Questi Enti datori di lavoro, infatti, in qualità di sostituti d’imposta, applicano la deduzione fiscale alla fonte.

Si possono, invece, verificare i versamenti compiuti dai contribuenti in persona, accedendo al sito web dell’INPS e cliccando sulle seguenti icone: “Prestazioni e servizi” – “Servizi” – “Gestione dipendenti pubblici: servizi per Lavoratori e Pensionati” – “Accedi” – “Servizi GDP” – per “Area Tematica” – “Contributi e Versamenti” – “Consultazione” – “Versamenti Consultazione“.

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