Eurospin e Lidl sono solo due dei discount più conosciuti: ma cosa vendono davvero i supermercati “low cost”? La verità inaspettata.
Li chiamano “discount” oppure “hard discount” e sono grandi catene di negozi che offrono prezzi ancora più bassi dei supermercati. Ma dove sta l’inghippo?
La domanda è lecita, perché solitamente un prodotto che costa poco è fatto con ingredienti/materiali di minor qualità, e i consumatori lo sanno benissimo. Ma questa “regola”, in realtà, non funziona sempre e comunque.
Sul successo dei discount, infatti, si discute da tempo: le persone vogliono risparmiare per “etica”, per scelta oppure per necessità? Anche questa domanda è interessante, perché i consumi rispecchiano l’andamento del benessere economico di un Paese. E in Italia, purtroppo lo sappiamo, i consumi si sono drasticamente ridotti a causa degli stipendi più bassi dell’area UE, della precarietà e del recente aumento smisurato dell’inflazione.
Se vogliamo sapere come mai i prezzi al discount siano così bassi dobbiamo analizzare molteplici fattori: innanzitutto il fatto che le catene della grande distribuzione “low cost” spendono meno soldi in pubblicità rispetto ai loro concorrenti, e dunque innalzano di meno il costo di prodotti finali.
Inoltre molto spesso producono in autonomia alcuni prodotti base, alimentari e non (zucchero, pane, polpa di pomodoro, detersivi ecc.) e li vendono col proprio marchio: anche qui il risparmio è alla base della filiera: meno pubblicità, minori costi di trasporto e di intermediari che permettono all’azienda di vendere i prodotti a prezzi accessibili.
Ma la vera sorpresa risiede negli accordi commerciali dei discount con i grandi marchi del settore alimentare; sia la frutta e verdura – che spesso è reperita a chilometro zero – che altri alimenti freschi o a lunga conservazione, sono realizzati in stabilimenti che lavorano anche per i brand più famosi.
Per spiegarci meglio diciamo, ad esempio, che un succo di frutta del discount è prodotto nel medesimo stabilimento che li fa per la “Santal” o la “Sterilgarda” (o marchi simili più sponsorizzati); i wurstel a marchio discount sono prodotti solitamente da “Fiorucci” o da “AIA”, così come le confezioni di molti salumi.
Passando ai surgelati, come i mix di verdure per minestroni o le confezioni di prezzemolo/soffritto, spesso provengono da “Orogel” o “Bonduelle”, due marchi che conosciamo bene e di cui sappiamo i prezzi.
Il trucco per capire da dove proviene un prodotto, in sintesi, è davvero facile: se abbiamo il dubbio sulla sua qualità, basta guardare l’etichetta (questa “sconosciuta”): lì ci sono tutte le informazioni che ci faranno capire la provenienza delle materie prime e dunque se, nonostante il prezzo basso, possiamo acquistarlo con serenità.
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