Le auto di oggi sono molto diverse tra di loro in quanto a tecnologia. Oggi vi sveleremo alcune tra le differenze più importanti.
Il mondo dell’auto vive un momento di lunga transizione, il tutto per una serie di motivi. Prima di tutto, almeno in Europa, stiamo per entrare nell’ultimo decennio in cui verranno vendute le vetture a motore a combustione, visto che è stato deciso il blocco dei motori termici a partire dal 2035.
Ovviamente, ci stiamo riferendo al fatto che esse non verranno più né prodotte né vendute, mentre si potrà portare a fine vita quelle comprate sino al 31 dicembre del 2034, che potranno ovviamente continuare a circolare. L’elettrificazione è un fenomeno che ha conosciuto un vero e proprio boom negli ultimi anni, ed il Vecchio Continente è quello che spinge più di tutti su di essa.
L’Europa ha ben chiaro cosa fare, mentre nelle altre parti del mondo non c’è ancora l’intenzione di tagliare le gambe ai motori termici. Le vetture più vendute al giorno d’oggi, oltre che quelle benzina e diesel, sono ovviamente le ibride, una tecnologia che si è molto sviluppata negli ultimi anni.
Per chi fosse interessato al loro acquisto, abbiamo realizzato questo articolo per spiegarvi le varie differenze che ci sono in termini di ibrido. Esistono, infatti, le Full Hybrid, le Mild Hybrid e le plug-in ibride, ovvero quelle che si possono ricaricare anche con una presa esterna della corrente.
Le auto ibride vanno distinte tra di loro, perché ovviamente non sono del tutto uguali tra di loro. Delle plug-in ne parleremo in seguito, perché ora affronteremo la distinzione tra Full Hybrid e Mild Hybrid. Le prime possono procedere per più tempo con il solo motore elettrico a disposizione, anche se in maniera minore rispetto alle plug-in, mentre le Mild hanno un utilizzo molto limitato della parte elettrica.
Tanto per darvi un’idea, si può dire che le Mild Hybrid sono più simili alle primissime auto ibride che uscirono sul mercato, anche se pure per loro la tecnologia si è molto evoluta. Esattamente come le plug-in, le Full Hybrid hanno dei buoni vantaggi sulle altre in termini di consumi, visto che la parte elettrica può rimanere a lungo attiva.
Se cercate un’auto che vi possa portare maggiormente verso il futuro, ma che non sia del tutto elettrica, state cercando le plug-in ibride. Nelle prossime righe, vi sveleremo il loro complesso funzionamento, che porta però dei decisi benefici sia all’ambiente che ai consumi della vostra vettura. Il prezzo è però in deciso aumento rispetto alle precedenti.
Le auto plug-in ibride sono quelle con una tecnologia ancor più avanzata, e le differenze con quelle ibride sono evidenti anche a vista d’occhio. Infatti, questa tipologia di veicoli ha una sorta di bocchettone esterno, tramite la quale può essere caricata con una presa, come avviene con le full electric.
Nel caso in cui si acquisti una plug-in ibrida, si deve sapere che si hanno alcuni vantaggi importanti. Infatti, è la tecnologia che meglio limita le emissioni di CO2, visto che è perfettamente in grado di procedere anche per lunghi tratti con la sola modalità EV attiva, senza far entrare in azione il motore a combustione.
Questo diventa un grande vantaggio nel traffico, ovvero quando si frena ed accelera di continuo, rilasciando il maggior quantitativo di emissioni. Inoltre, anche i consumi ne beneficiano molto, visto che il motore a combustione è obbligatorio solo quando si raggiungono determinati tipi di velocità, oppure quando la batteria che fornisce potenza al motore elettrico è del tutto scarica.
Come detto, hanno anche la possibilità di essere ricaricate tramite un sistema esterno con la presa, ed il difetto di queste vetture è che costano ovviamente di più rispetto a quelle tradizionali ibride. Sul plug-in hanno investito in tantissimi, persino i costruttori di supercar che reputano molto efficiente tale tecnologia.
La Lamborghini, tanto per farvi un esempio, ha appena svelato l’erede dell’Aventador, ovvero la Revuelto, che è una supercar plug-in ibrida da oltre 1000 cavalli. Anche la Ferrari ha optato per questa scelta, ma anche altre case produttrici, che costruiscono vetture più tradizionali. Il prossimo passo è ovviamente il passaggio totale all’elettrico.
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