Il libretto postale è molto diffuso tra gli italiani come prodotto di risparmio. Ecco come scoprire se un parente ne aveva intestato uno?
Il libretto di risparmio postale può essere considerato un salvadanaio in cui conservare una parte del proprio denaro.
Non si rischia di perdere i propri risparmi perché il libretto è garantito dallo Stato, così come lo è un altro strumento di risparmio e investimento: il buono fruttifero postale.
Sottoscrivere un libretto postale è molto semplice. Infatti, si può farlo presso un ufficio postale oppure sul sito di Poste o sulla App BancoPosta. Inoltre, tranne in caso di imposta di bollo e per gli oneri fiscali, sottoscrivere un libretto postale non costa nulla. Ed è per quest’ultimo motivo che bisogna ricordare che gli interessi maturati sono molto bassi.
Come detto in precedenza sono garantiti dallo Stato: garanzia presente sia sul capitale depositato sia sugli interessi. Tra l’altro ce ne sono di diversi tipo in base alle proprie esigenze. Attualmente oltre al libretto ordinario Poste Italiane ha inserito quello Smart. Entrambi, però, presentano un codice IBAN in modo da ricevere lo stipendio o la pensione e la possibilità di associare uno o più conti correnti. L’importante che l’intestatario sia lo stesso.
Il primo libretto postale risale al 1875 ed è uno strumento di risparmio che può essere presente nelle case di molti italiani. Per questo sono in molti a chiedersi come scoprire se un proprio caro ha sottoscritto un libretto postale. Infatti, spesso capita che alla morte di una persona cara si scopre che ne aveva sottoscritto uno (o anche di più) senza informare i futuri eredi. In effetti, non sono pochi i casi in cui la scoperta avviene troppo tardi con la conseguenza perdita del capitale e degli interessi.
Per prima cosa, gli eredi devono recarsi all’ufficio postale di riferimento con alcuni documenti, come il certificato di morte del presunto titolare del libretto postale. È la presenza di questo documento che Poste può bloccare i prelievi eseguiti da altre persone.
Dopo aver comunicato il decesso, gli eredi legittimi, con un atto scritto, potranno chiedere a Poste se il defunto aveva sottoscritto libretti oppure buoni fruttiferi postali. Questa sarà possibile però presentando un’autocertificazione nella quale dichiarano di essere gli eredi. Al posto dell’autocertificazione è possibile presentare un certificato di famiglia storico.
In seguito, sarà Poste Italiane a comunicare ai richiedenti notizie in merito. Qualora ci fossero rapporti tra la persona defunta e la Società, gli eredi dovranno compilare il modulo di successione fornito dagli uffici e presentare ulteriori documenti.
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