Max Verstappen vanta un record davvero clamoroso, ed è quasi impossibile pensare di strapparglielo. Ecco di cosa si tratta di preciso.
Il Max Verstappen di oggi è un pilota del tutto diverso dallo scalmanato e giovanissimo figlio di Jos che debuttò in F1 da minorenne. Oggi, il nativo di Hasselt è un due volte campione del mondo, che pare viaggiato quasi indisturbato verso il tris, visto che l’unico rivale è Sergio Perez, considerata l’enorme superiorità della Red Bull su tutti gli altri.
Visto ciò che sta ottenendo, Verstappen pare lanciato verso una serie di record storici, e siamo sicuri che molti cadranno visto il suo irresistibile talento. Tuttavia, oggi vi parleremo di un primato che gli appartiene da 7 anni, e che difficilmente in futuro potrà mai essergli tolto. Ecco di cosa si tratta.
Max Verstappen è il più giovane vincitore di un Gran Premio di F1, essendo salito sul gradino più alto del podio per la prima volta all’età di 18 anni, 7 mesi e 15 giorni. Con questo trionfò, strappò il primato a Sebastian Vettel, che vinse a Monza, nel 2008, a 21 anni e 2 mesi.
Il motivo per cui nessuno glielo può togliere è legato ad una regola imposta qualche anno fa: nessuno potrà debuttare in F1 con meno di 18 anni sulla propria carta d’identità, per cui, per privare Super Max di questo record, serve un evento davvero raro e che difficilmente potrà avvenire in futuro.
La prima vittoria di Verstappen maturò al Gran Premio di Spagna del 2016, al debutto assoluto con la Red Bull. L’attuale due volte campione del mondo venne promosso nel team di Milton Keynes dalla Toro Rosso, in uno scambio deciso da Helmut Marko che portò alla retrocessione del russo Daniil Kvyat nella Scuderia di Faenza.
L’olandese ottenne un ottimo quarto tempo in qualifica, davanti alle Ferrari e dietro al compagno di squadra Daniel Ricciardo. In prima fila si piazzarono le imprendibili Mercedes di Lewis Hamilton e Nico Rosberg, che avevano dominato le prime quattro gare e che parevano avviate all’ennesimo successo.
Nei primi metri di gara, tuttavia, accadde l’imprevedibile. Rosberg superò Hamilton al via, ma i due vennero a contatto alla fine del primo settore, volando fuori pista e cedendo la leadership alle due Red Bull. A quel punto, Ricciardo sembrava il grande favorito per la vittoria finale, ma Super Max, così come Kimi Raikkonen, optò per una migliore strategia con una sosta in meno.
Il finlandese, seguito dall’altra Rossa di Vettel, si mise a caccia del figlio di Jos, che per tutta la seconda parte di gara dovette guardarsi da Kimi. Nonostante tutto, il poco più che maggiorenne riuscì a tenersi la prima posizione, senza commettere il minimo errore, come se stessimo parlando di un veterano.
Era domenica 15 maggio del 2016, ed il nativo di Hasselt riscrisse la storia della F1, facendo vedere di essere un vero campione. Per il primo titolo mondiale dovette aspettare ancora cinque anni e mezzo a causa della strabiliante superiorità della Mercedes, ma visto come stanno andando le cose al giorno d’oggi, c’è da dire che si sta rifacendo con gli interessi. E ne ha tutte le ragioni.
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