L’allarme antibiotici, o meglio della carenza di farmaci fondamentali per le cure, è altissimo. Dal report di Cittadinanzattiva però emergono interessanti novità.
Da tempo ormai mancano gli antibiotici più efficaci per i bambini e gli adulti, come l’Amoxicillina e l’Acido Clavulanico, gli essenziali principi attivi che li compongono. È caos, ma ci sono anche buone notizie.
Un rapporto redatto da Cittadinanzattiva mostra qual è la situazione attuale, non solo riguardante la carenza dei farmaci che – come ha affermato anche Mandelli (FOFI) – ormai è diventata cronica.
Dopo l’emergenza Covid si stanno manifestando altre emergenze sanitarie, tra cui il triplicare dei casi di Scarlattina nei bambini e l’aumentare dell’antibiotico resistenza. Non poter reperire i medicinali essenziali è l’ultima grave emergenza. Ecco la situazione.
Un corposo rapporto redatto da Cittadinanzattiva sta segnalando moltissime criticità nel SSN; “farmaci non disponibili nella Farmacia Ospedaliera/Territoriale (23,9%); difficoltà nel rilascio/rinnovo del piano terapeutico (23,9%); ritardi nella erogazione dei farmaci ospedalieri (11,9%)”. Nei casi peggiori, i pazienti hanno dovuto persino interrompere la terapia.
Le parole di Mondello (FOFI – Federazione Ordini Farmacisti Italiani) sono davvero preoccupanti, e ricordiamo che l’emergenza farmaci, ovvero dell’irreperibilità di centinaia di questi, è in essere ormai da più di un anno.
La lista dei medicinali carenti cresce, e le motivazioni sono diverse. L’epidemia di Streptococco degli ultimi tempi è solo una di esse: maggior richiesta di antibiotici e dunque sofferenza per soddisfare i bisogni dei cittadini. Ma anche stabilimenti che improvvisamente hanno smesso di produrre le medicine, talvolta anche perché economiche e quindi non convenienti per le aziende.
Le farmacie hanno finora tentato di sopperire alla mancanza dei farmaci indispensabili, provvedendo dietro ricetta medica a produrre i principi attivi, come l’Ibuprofene in varie formulazioni, anche pediatriche. Adesso però è “crisi” per quanto riguarda l’antibiotico più usato: l’Amoxicillina (anche con Acido Clavulanico).
Il pericolo, tra gli altri, è che il medico di famiglia sia costretto a prescrivere farmaci alternativi (anche i generici mancano) che però non hanno la stessa efficacia o comunque non sempre sono idonei.
In tutto ciò, emerge però una nuova “sfida” per il comparto Sanità: durante la pandemia da Covid i farmacisti hanno svolto un ruolo importante, anche consentendo la vaccinazione contro il Sars-Cov-2. L’idea è quella di estendere l’offerta e permettere alle farmacie di somministrare anche i vaccini contro l’Herpes Zoster, l’HPV (Papilloma Virus) e Pneumococco.
Secondo i dati del report, più della metà dei farmacisti è d’accordo nell’intraprendere questa strada, e sembra che anche il 70% dei cittadini vedrebbe di buon occhio queste nuove opportunità vaccinali.
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