Ricetta elettronica a regime e agevolazioni per malati cronici tra le misure del decreto legge Semplificazioni approvato dal Consiglio dei ministri.
A renderlo noto è il comunicato stampa numero 24 pubblicato l’11 maggio 2023 sul sito del ministero della Salute.
Il decreto legge Semplificazioni approvato dal Consiglio dei ministri l’11 maggio ha reso, quindi, permanente la ricetta elettronica. Inoltre, il decreto legge contiene anche un’altra importante novità che riguarda i pazienti cronici.
«Abbiamo ritenuto che fosse giusto porre fine alla sperimentazione e alle proroghe per semplificare il lavoro dei medici di famiglia e la vita dei cittadini che non dovranno recarsi negli studi medici ma potranno ricevere la ricetta tramite mail o altri canali sul proprio cellulare» ha spiegato il ministro della Salute, Orazio Schillaci.
Insomma, rendere la ricetta elettronica, sia quella rossa sia quella bianca, permanente serve a semplificare la burocrazia dei medici di famiglia. Nello stesso tempo, i cittadini che hanno necessità di una ricetta la possono ottenere direttamente online. In questo modo, si riducono anche le code negli ambulatori.
Ricordiamo che la ricetta elettronica è stata introdotta nel 2020. Si era nel pieno dell’emergenza sanitaria da Covid-19 e lo scopo era ridurre al minimo gli spostamenti ed evitare gli assembramenti. Da allora, la ricetta elettronica è diventata la normalità in diverse zone d’Italia. Infatti, è apprezzata da tutti: sia dai medici sia dai cittadini.
Inoltre, il decreto contiene anche una novità per i pazienti cronici. Poiché si tratta di malati che hanno bisogno di assumere periodicamente lo stesso farmaco, la ricetta elettronica per loro sarà valida un anno. In questo modo, potranno acquistare farmaci per 30 giorni di terapia o in base alle indicazioni del medico.
Sicuramente diventerà un sistema apprezzato da tutti quei pazienti cronici, soprattutto da quelli anziani e affetti anche da altre patologie oppure che non possono spostarsi agevolmente.
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Oltre a ciò, il decreto legge Semplificazioni contiene anche una norma che riguarda la comunicazione tra le aziende farmacologiche e l’AIFA (Agenzia italiana del farmaco). In pratica, in caso di interruzione temporanea o definitiva della commercializzazione di un farmaco la comunicazione della carenza del medicinale dovrà avvenire entro due mesi e non più entro quattro. Di conseguenza, i medici avranno il tempo per prescrivere nuovi farmaci ai malati per proseguire la terapia evitando un disagio ai pazienti.
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