I fondi di caffè in giardino sono un vero toccasana per le piante; oltre ai rimedi della nonna, però, arrivano anche studi scientifici a dimostrarne l’efficacia.
Quello che è per la maggior parte considerato un rifiuto può essere in realtà riutilizzato e fare molto bene all’ambiente. Parliamo, tra le altre cose, dei fondi di caffè. E a confermare i benefici dei suoi usi come fertilizzante – e non solo – ci sono anche tanti studi scientifici.
Avere un angolo verde, un terrazzo o un giardino è già una fortuna; chi ha a che fare con le piante, o coi prodotti per l’orto, però, sa anche che sono necessarie molte cure e attenzioni.
Non mancano, poi, problematiche relative agli attacchi di afidi, acari o muffe. Per fortuna, abbiamo a disposizione tanti metodi naturali per risolvere (quasi) tutto.
Parliamo, in questo caso, dei fondi di caffè; molto probabilmente in molti sanno già che possono apportare benefici alle piante, e qualcuno probabilmente li ha già usati per allontanare le formiche. Andando ad approfondire, però, scopriamo interessanti suggerimenti che provengono da ricerche scientifiche. Eccone alcuni.
Quando ci siamo gustati un buon caffè, non gettiamo la polvere che rimane nella caffettiera: è un ottimo fertilizzante per le nostre piante. I fondi di caffè contengono tantissime sostanze nutritive, come magnesio, fosforo e azoto.
I medesimi fondi, mescolati nel terreno e aggiunti a gusci d’uovo e scarti organici, hanno un effetto “bomba” per il benessere delle piante, e allontanano anche insetti e parassiti. Attenzione però, perché secondo uno studio pubblicato sulla rivista Urban Forestry & Urban Greening alcune piante potrebbero rovinarsi o non trarre beneficio da questo tipo di trattamento: parliamo di ravanelli, broccoli, girasoli, porri e delle viole.
Altri studi confermano i benefici dei fondi di caffè sparsi nel terriccio con le piante e addirittura sostengono che il caffè appena macinato sia ancora meglio; tuttavia, questo metodo risulta un po’ più costoso. Inoltre gli esperti ricordano di non abusare del caffè sulle piante, soprattutto su quelle appena nate, che potrebbero “bruciarsi”.
Un ulteriore studio, effettuato in Arizona da alcuni universitari, ci suggerisce come creare una pacciamatura perfetta coi fondi del caffè mescolati al terreno. In pratica dovremmo utilizzare uno strato sottile (circa 1,5 centimetri) di fondi di caffè con sopra uno strato più spesso (circa 8 centimetri) di pacciame organico grossolano, fatto ad esempio di trucioli di legno.
I benefici si riversano su tutta la pianta, a partire dalle radici, per poi stimolare la crescita di foglie, fiori, germogli e frutti.
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