Quali sono le date dei pagamenti delle pensioni di invalidità del mese di giugno 2023 da segnare sul calendario?
Giugno inizia con una festività, vediamo come la Festa della Repubblica inciderà sui pagamenti dei trattamenti pensionistici.
Maggio è agli sgoccioli e a breve l’INPS inizierà ad erogare le pensioni di giugno. I cittadini interessati possono fin da adesso verificare importo e dettagli del cedolino della pensione accedendo al portale dell’ente della previdenza sociale ed entrando nella sezione di riferimento per poi utilizzare le credenziali digitali per l’accesso all’area MyINPS.
I pensionati potranno conoscere la cifra esatta che riceveranno e cominciare, così, a pianificare i pagamenti del primo mese estivo. Il costo della vita impone questa pianificazione per riuscire a far fronte a tutte le spese e non rischiare di svuotare il conto prima del versamento successivo. Vediamo, dunque, quando si avrà a disposizione il denaro.
Giovedì 1° giugno l’INPS comincerà ad erogare le pensioni essendo il primo giorno bancabile del mese. Giungeranno, così, agli accrediti sul conti correnti bancari, postali, sulla carta PostePay Evolution, sui Libretti Postali. Potranno iniziare a ritirare i contanti, invece, coloro che non avendo l’accredito devono recarsi presso un Ufficio Postale.
Ricordiamo che vige ancora la turnazione con date specifiche di ritiro in base all’iniziale del cognome. Vale sia per le pensioni di vecchiaia, anticipate che per le pensioni di invalidità. I giorni sono
Avrete notato che sono stati saltati due giorni. Il 2 giugno dato che cade la Festa della Repubblica e gli Uffici Postali sono chiusi. Il 4 giugno essendo una domenica. Ricordiamo, poi, che il sabato il ritiro è previsto solamente di mattina.
Oltre alle date dei pagamenti i cittadini sono interessati a conoscere novità con riferimento agli importi delle pensioni di invalidità. Ebbene, per il mese di giugno 2023 non ci sarà alcun aumento dell’importo della prestazione.
Si può ipotizzare un incremento dell’assegno ma solo a partire dal 2024 grazie al conguaglio dello 0,8% della rivalutazione del 2022. Parliamo della differenza percentuale tra la rivalutazione prevista e quella effettiva rispettivamente del 7,3 e dell’8,1%. L’aumento sarà di pochi euro ma si aggiungeranno anche gli incrementi legati alla perequazione che terrà conto dell’inflazione dell’anno in corso. La stima è di un 8/9% in più.
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