Il Canone Rai potrebbe essere abolito. La voce sulla sparizione dell’odiata tassa torna a farsi sentire e questa volta più forte che mai.
L’idea è di una riduzione graduale dell’importo fino all’azzeramento del Canone Rai. Succederà realmente o è utopia?
Non è la prima volta che si sente parlare di abolizione del Canone Rai. Periodicamente torna in ballo questa cancellazione che sarebbe alquanto gradita agli italiani. I contribuenti eviterebbero, infatti, di dover pagare 90 euro all’altro in dieci rate da 9 euro inserite nella bolletta della luce.
L’ultima proposta parla di un percorso da intraprendere per arrivare all’abolizione totale. Inizialmente si assisterebbe unicamente ad una riduzione dell’importo già nel 2024. La percentuale dovrebbe essere del 20% secondo quanto accennato dalla Lega. Questo il partito che vorrebbe cancellare l’imposta in cinque anni.
Buone notizie per i cittadini che pagano il Canone Rai. Dal 2024 l’importo potrebbe essere ridotto a 72 euro dagli attuali 90. Il piano prevede, poi, un’ulteriore riduzione fino a 57 euro poi a 46 euro e infine a zero euro entro i prossimi cinque anni.
In più torna la questione dell’esclusione del pagamento dalla bolletta della luce. Per tutto il 2022 si è vociferato di un’estromissione della voce del Canone Rai dalla fattura per seguire le direttive dell’Unione Europea. Il 1° gennaio 2023, invece, tutto è rimasto uguale ma ciò non significa che l’Italia sia esente dal dover adattarsi alle linee guida UE con riferimento al mercato libero dell’energia. Gli oneri impropri devono sparire dalla bolletta dell’energia elettrica, questa è una certezza. Ma come si pagherà il Canone? Tra tante ipotesi la più attendibile sembrerebbe essere quella del modello 730 ma occorrerà aspettare per conoscere dettagli ufficiali.
Grandi novità, dunque, potrebbero essere messe in atto dal 2024 ma non tutti sarebbero contenti. In particolare Usigrai – Unione Sindacale Giornalisti Rai – non approva l’uscita della voce della tassa dalla bolletta mentre diversi partiti politici non sono d’accordo sull’abolizione del Canone. A difendere i contribuenti e i loro soldi Stefano Candiani, membro della Camera dei deputati, affermando che non è giusto utilizzare gli italiani come un Bancomat per pagare le spese di Mamma Rai.
Maurizio Gasparri di Forza Italia, dal canto suo, sostiene invece che finanziare il Canone è una tutela della libertà e della democrazia essendo la tassa un servizio pubblico finanziato dallo Stato.
Sparirà, non sparirà, sapere oggi se la proposta della Lega arriverà fino in fondo oppure no è impossibile. Sappiamo bene come una decisione di oggi possa cambiare in tempi brevi perciò noi italiani seguiamo gli insegnamenti di San Tommaso – vedere per credere – e aspettiamo sperando ma senza illuderci troppo.
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