Phishing bancario e presunti pagamenti di contributi, attenzione alla falsa mail legata alla truffa ai danni di INPS
Di recente INPS ha dato comunicazione di una truffa inerente dei presunti pagamenti di contributi a cui stare attenti, nell’ambito del phishing bancario: a cosa prestare attenzione e come difendersi.
Come viene spiegato proprio di recente attraverso il canale Inps per la Famiglia su Facebook, l’istituto ha informato i cittadini di uno, tra i vari, tentativi di truffa ai danni proprio di INPS a cui stare attenti.
Nel dettaglio, tale falsa mail esorta chi riceve il messaggio a compiere dei presunti pagamenti all’Istituto.
Non si tratta di una novità in assoluto poiché per l’appunto i tentativi di raggiro che sfruttano il nome dell’Istituto non mancano purtroppo e hanno luogo da tempo.
Malintenzionati che si fingono rappresentati dell’Istituto, ciò mediante email, sms, telefonante e talvolta anche in presenza. Lo scopo si lega alla sottrazione di dati sensibili e personali.
Molti degli attacchi in tal senso hanno luogo mediante mail tuttavia. Il tre per cento attraverso portali web dannosi, l’uno invece mediante telefono. Ciò quanto emerge da una ricerca Symantec, il quale ha spiegato, per esempio, che nell’anno 2020 un messaggio di posta elettrica su 4200 si legava al phishing.
Come detto, i tentativi di truffe e raggiri sono vari e copiosi, come nel caso ad esempio delle prenotazioni online: qui per approfondire il tema.
Tornando però alla truffa ai danni di INPS che mette al rischio i cittadini, di cui si legge comunicazione sulla pagina Facebook dell’Istituto, viene data comunicazione del messaggio che si legge.
Nel dettaglio, l’utente viene informato dalla falsa mail che non risulta “pervenuto il pagamento dei contributi INPS“, a proposito di un importo poi indicato.
Vi è la tabella con una data di emissione e di scadenza, il num. fattura, l’importo originario e quello da saldare.
La vittima inconsapevole viene invitata dunque a procedere col pagamento nell’arco di 2 giorni da quando ha ricevuto il messaggio, e si legge anche che l’INPS può limitare il servizio della propria banca, qualora non si prosegua col pagamento.
All’interno della falsa mail vi sono poi anche due link (che non vanno cliccati). Il primo sarebbe quello presunto dell’area servizio clienti. L’altro, l’area pubblica.
La conclusione del messaggio è inerente l’invito al cliente al pagamento. Viceversa, si legge, potrebbe aver seguito una sanzione da 2600 a 13 mila euro. Questo in sintesi il messaggio contenuto nella falsa mail.
Rispetto al messaggio falso che invita la vittima al pagamento di tali fantomatici contributi, l’Istituto sottolinea che tale è una truffa e che attualmente sono 170 i soggetti che sono finiti nel tranello.
Attenzione, gli utenti non devono cliccare alcun link e non dare nessun dato. L’INPS, spiega anche che la falsa pagina presenta i cloni dei portali di Poste Italiane. Così come di Intesa Sanpaolo, Nexi ed Unicredit.
Occorre sempre tener presente che l’Istituto contatta gli utenti attraverso SMS ma senza l’inserimento di link. Il contatto avviene anche telefonicamente, ma soltanto in caso di prenotazione dell’accesso agli sportelli di sede, nella casistica del ri-contatto telefonico.
O ancora, circa le campagne di contatto per visite di revisione. Altresì, l’Istituto entra in contatto con l’utenza tramite lettera cartacea o cassetta postale online, con invio documenti digitale. E infine, attraverso PEC o mail, soltanto per rilevazioni di Customer Experience.
Qui, il link al dossier INPS “Attenti alle truffe”.
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