Il 9 giugno 2023 ci sarà la prima asta di giugno con il collocamento dei BOT, Buoni ordinari del Tesoro. Ecco i dettagli.
I BOT sono titoli di Stato a breve scadenza (massimo 12 mesi) senza cedola ed emessi per finanziare il debito pubblico. Inoltre, prevedono un rimborso alla pari che si ottiene dalla differenza tra prezzo rimborso e prezzo sottoscrizione.
A rendere nota l’asta dei BOT è stato il ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) quando il 6 giugno 2023 ha pubblicato il comunicato stampa numero 92. Come sempre questo contiene il calendario delle operazioni di sottoscrizione ma anche le modalità dello svolgimento dell’asta e le caratteristiche dei titoli da collocare.
Interessante opportunità di investire in BOT che saranno collocati nella prima settimana e negli ultimi 10 giorni di ogni mese. Per conoscere il calendario dei collocamenti di questo mese, si suggerisce la lettura del seguente articolo Aste BOT e BTP, il calendario di giugno 2023: ecco le date da cerchiare in rosso.
Come si diceva in precedenza il comunicato stampa del MEF contiene il calendario delle operazioni di sottoscrizione. Ecco le date da cerchiare in rosso:
Nello specifico, si tratta della prima emissione (prima tranche) del titolo di Stato BOT a 12 mesi e, quindi, della durata di 366 giorni. Essendo una prima emissione non gli è stato attribuito ancora il codice ISIN. La data di emissione è il 14 giugno 2023, mentre quella di scadenza esattamente 12 mesi dopo: il 14 giugno 2024. L’ammontare dell’emissione sarà pari a 6,5 miliardi di euro.
Inoltre, il ministero dell’Economia e delle Finanze rende noto che, per assenza di esigenza di cassa, non ci sarà il collocamento del BOT trimestrale.
Nello stesso tempo, il MEF ha reso anche noto che alla data 14 giugno in scadenza ci sono BOT 12 mesi per un valore complessivo di 6.5 miliardi di euro. Invece alla data del 31 maggio in circolazione c’erano in totale BOT pari a 11.641,658 milioni di euro di cui:
Il collocamento del BOT 12 mesi avverrà tramite il sistema dell’asta competitiva; quindi, le richieste da parte degli operatori saranno espresse in termini di rendimento. Gli operatori che potranno partecipare all’asta sono gli operatori Specialisti in titoli di Stato e gli Aspiranti Specialisti. Sono i primi, però, parteciperanno anche all’asta supplementare.
Ogni operatorie, tra l’altro, potrà presentare al massimo 5 offerte contenenti l’indicazione del rendimento in termini di percentuale.
Poi, le richieste di acquisto dovranno essere inviate alla Banca d’Italia tramite Rete nazionale interbancaria ma in caso di malfunzionamento del sistema potranno essere inviate con le modalità previste dal decreto di emissione.
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