Il modello 730 precompilato si può annullare accorgendosi di aver commesso errori o dimenticanze ma per quante volte?
Chi invia la dichiarazione dei redditi in autonomia corre il rischio di sbagliare. Come rimediare?
L’Agenzia delle Entrate ha messo a disposizione degli utenti il modello 730 precompilato a partire dallo scorso 2 maggio. Ogni contribuente può accedere all’area personale del sito ufficiale dell’ente tramite credenziali digitali e visionare la propria dichiarazione dei redditi.
L’AdE avrà già inserito tutte le informazioni a sua disposizione recuperate dalle Banche dati. Il cittadino dovrà verificare ogni campo per poi procedere con l’invio oppure modificare il modello per aggiungere o modificare delle voci. La correzione del 730 fatta in autonomia può portare a sbagli o dimenticanze. Per quanto la procedura sia chiara e la guida a disposizione di ogni utente, può capitare di commettere errori.
Fortunatamente è possibile rimediare annullando l’invio per procedere, poi, con una nuova compilazione. Se si dovesse sbagliare nuovamente si potrebbe annullare il tutto una seconda volta?
Sul portale dell’Agenzia delle Entrate è presente una sezione tramite la quale è possibile annullare il 730 inviato ma non corretto o completo. La procedura sarà possibile solo dopo che lo stato della ricevuta risulta “Elaborato” e solo accedendo con le stesse credenziali del primo invio.
Nella sezione di riferimento è presente la voce “Annulla la dichiarazione”. Cliccando sopra, il 730 verrà cancellato (contemporaneamente sarà rimosso anche l’eventuale F24 predisposto) e accedendo alla sezione “ricevute” si potrà controllare nonché stampare la ricevuta dall’annullamento.
Questa operazione si potrà compiere una sola volta ed entro il 20 giugno. L’utente può approfittare dell’opportunità, quindi, solo in un caso. Accorgendosi di altri errori o dimenticanze dovrà procedere in maniera differente.
Un primo modo è inviare la correzione dei campi sbagliati attraverso il modello 730 integrativo da presentare entro il 25 ottobre 2023. Questa soluzione può essere utilizzata esclusivamente se la variazione non comporta un campo dell’importo a credito o a debito.
Qualora l’imposta dovesse variare, allora il modello di riferimento sarebbe Redditi Correttivo da inoltrare all’Agenzia delle Entrate entro il 30 novembre 2023. Superando questo termine ultimo, sarà possibile modificare la dichiarazione unicamente compilando il Modello Redditi Integrativo.
Se l’annullamento dovesse essere successivo all’invio del Modello Reddito correttivo o aggiuntivo allora il contribuente dovrà prima cancellare tutti i dati inseriti cliccando sulla voce “Ripristina” accedendo alla sezione “Redditi aggiuntivo e correttivo/integrativo).
In caso di dubbi suggeriamo di prendere un appuntamento presso un CAF o patronato per evitare di commettere altri errori e di tardare ulteriormente il rimborso del 730.
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