C’è una comunicazione ufficiale di AIFA riguardante il pericolo degli antibiotici fluorochinolonici, che possono dare reazioni gravissime.
Sia EMA che AIFA hanno divulgato un documento nel quale si chiarisce come devono essere usati correttamente alcuni tipi di antibiotici. I rischi per la salute, seppur molto rari, esistono e possono portare effetti gravi, invalidanti e di lunga durata.
Sul tema antibiotici ultimamente, c’è molta attenzione. Innanzitutto perché l’abuso di queste medicine sta contribuendo all’intensificarsi dell’antibiotico-resistenza. Ricordiamo, poi, che un antibiotico fondamentale usato anche in pediatria, Amoxicillina con Acido Clavulanico, è praticamente irreperibile.
Esistono dei farmaci che possono essere sostituiti con altri, ma non sempre è così. Forse proprio la carenza di determinati tipi di antibiotici ha spinto i medici a prescriverne altri, o forse il problema deriva da altro, fatto sta che secondo le indagini svolte “i fluorochinoloni continuano a essere prescritti al di fuori degli usi raccomandati“.
Gli antibiotici fluorochinoloni sono efficaci contro molti tipi di batteri: agiscono interferendo col loro DNA, causandone la morte. Tra l’altro, sono molto utili nel caso di infezioni batteriche gravi che non rispondono ad altri trattamenti.
Dal 2018, però, una revisione dell’AIFA sottolineò che questo tipo di antibiotici poteva innescare reazioni avverse molto gravi, seppur molto raramente. Questi effetti indesiderati si concentrano soprattutto a livello muscoloscheletrico e nervoso. Dal 2019, dunque, l’uso degli antibiotici fluorochinoloni è stato drasticamente ridotto.
Negli ultimi tempi, però, da uno studio effettuato dai titolari di Autorizzazione all’immissione in commercio (Aic) di antibiotici fluorochinolonici, si evince che l’uso di questi medicinali non è propriamente corretto. Ecco il motivo della nota ufficiale AIFA, che esorta tutti gli operatori sanitari ad usare gli antibiotici in oggetto solamente nei casi previsti.
Sostanzialmente, si raccomanda di usarli solo se le altre terapie non funzionano, e non dovrebbero essere somministrati ai pazienti con una storia pregressa di reazioni avverse gravi con antibiotici chinolonici o fluorochinolonici.
Nemmeno nei casi, ad esempio di infezioni batteriche non gravi, come le faringiti bronchiti o tonsilliti; anche per quanto riguarda le infezioni lievi (cistite, rinosinusite oppure otite media) e ovviamente se il paziente ha segnalato sintomi anomali a seguito del trattamento.
L’uso di questi antibiotici, dunque, va assolutamente tenuto sotto controllo. Ormai è chiaro che nel passato vi sono stati degli errori, oppure delle non-conoscenze, che hanno reso necessario prendere provvedimenti. Ciò anche per scongiurare quello che l’OMS definisce un pericolo per l’intera umanità, ovvero l’antibiotico-resistenza.
Se i batteri attualmente esistenti, che riusciamo facilmente a sconfiggere con le medicine, diventano più forti, non avremo le terapie per curare le persone. Anche se in questo senso la Ricerca va avanti e, proprio recentemente, grazie alla IA un team di scienziati ha scoperto un nuovo antibiotico efficace proprio nel combattere i batteri super resistenti.
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