C’è una importante novità allo studio riguardo un nuovo abbonamento con Amazon Prime video: dettagli e quanto potrebbe costare
Potrebbero arrivare novità importanti a proposito del noto servizio di video on demand Amazon Prime Video, in relazione all’introduzione di un nuovo abbonamento.
Sempre più le famose piattaforme di streaming vanno in contro agli utenti, visto il problema dei tanti abbonamenti che sommati, hanno un bel costo a fine mese.
Ciò comporta una scelta, sopratutto in America ma che si sta diffondendo anche in Europa, legata, nel dettaglio, a proporre un abbonamento economico che si contraddistingue in virtù della presenza di pubblicità.
Al pari di quanto fatto da Netflix, anche Amazon Prime Video potrebbe optare per tale opzione.
L’iscrizione ad Amazon Prime Video, rispetto alle altre piattaforme, è diversa. La scelta in tal senso abbraccia l’ecosistema di servizi che si può impiegare. La decisione di abbonarsi riguarda soprattutto i vantaggi legati al marketplace, e in passato la piattaforma on demand era principalmente un bel dono di cui usufruire.
Via via però l’esperienza è cresciuta, sino ad oggi, con ad esempio la serie televisiva prodotta dal maggior costo di sempre, The Lord of the Rings: The Rings of Power.
Da un lato il costo è cresciuto gradualmente, dall’altro però anche i vantaggi sono tantissimi
E pur tuttavia, Amazon starebbe ragionando su come attirare ancora più pubblico, proprio con, allo studio, un nuovo piano abbonamento. Come spiega Wall Street Journal, infatti, si tratterebbe di un piano dedicato esclusivamente allo streaming. La sperimentazione dovrebbe iniziare negli USA, dove già si vende in via indipendente, ad 8.99 dollari mensili.
Ad oggi, ipotesi a proposito del nuovo prezzo non ve ne sono. Quest’ultimo potrebbe esser vicino all’attuale costo mensile in Italia, ma che comprende l’intero pacchetto. In Italia infatti costa 4.99 euro mensili e 49.50 annuale con i diversi servizi inclusi.
L’idea ipotetica andrà studiata per bene, tenendo presente anche le iniziali difficoltà avute da Netflix al riguardo, che però oggi spiega d’aver superato i cinque milioni di iscritti riguardo l‘abbonamento con pubblicità.
Andrebbe anche capito se tale ipotetica novità possa ben sposarsi coi giovani, non abituati a fruire dei contenuti con l’interruzione delle pubblicità. In tal senso, diverso sarebbe se si trattasse di spot in sovraimpressione. Senza interruzione della visione, dunque.
Un cambiamento che potrebbe essere vicino, pur se in Italia, considerando i prezzi che vi sono, potrebbe aver luogo tra diversi anni.
Al momento Amazon Prime Video non è un servizio aggiuntivo che incide molto sul bilancio, per quello che propone.
Con più investimenti, potrebbero crescere anche i costi, a maggior ragione nel caso della crescita dello spazio calcistico. Non resta che aspettare, dunque.
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