In alcune occasioni la truffa, mette per cosi dire l’abito buono, soprattutto sul web. Quello che succede ha dell’incredibile.
Nel nostro attuale contesto il web rappresenta indubbiamente un vantaggio non da poco. Da anni, ormai, tutto è stato trasferito in rete e di conseguenza, il tutto può essere gestito nel modo più semplice e rapido possibile. Fin qui, tutto bene, l’evoluzione che porta dunque vantaggio. Il progresso, insomma. In molti casi però, il web continua a rappresentare un rischio non da poco per gli stessi cittadini. Pensiamo per esempio al campo delle truffe.
Conosciamo benissimo, ormai, per esperienza diretta o per aver letto o ascoltato dalle cronache di tutti i giorni i fatti che macchiano il nostro stesso quotidiano di ciò che un truffatore è capace di combinare in rete. La realtà che in certi casi supera l’immaginazione.
Nella maggior parte dei casi, ribadiamo, cosi come abbastanza noto, si ha a che fare con contenuti specifici che rimandano a una serie di vantaggi che poi in realtà si dimostrano tutt’altro. Pensiamo a fantomatici concorsi o ad altre incredibili trovate aggancia vittime.
Il contenuto in questione si avvale sempre di un altro strumento assolutamente fondamentale per chi ha orchestrato il raggiro. Stiamo parlando del link che sempre segue tali comunicazioni. Nella maggior parte dei casi questo ha una funzione ben precisa.
Si promette un premio, un vantaggio ma poi si richiede di compilare specifici form con le proprie informazioni personali, spesso anche con informazioni di tipo bancario per fare fronte, magari ad eventuali spese di spedizione e quant’altro. In quel momento si compie il tutto.
La vittima si troverà quindi ad aver fornito informazioni delicatissime a sconosciuti che abilmente avranno dunque la possibilità di violare quello specifico prodotto finanziare e fare i propri comodi con la disponibilità economica presente. L’ultimo caso di tentata truffa riguarda una fantomatica promozione lanciata dalla catena di supermercati Lidl. L’omaggio di uno speciale set di coletti.
Chiaramente, Lidl è vittima inconsapevole di tale tentativo di raggiro, il vestito buono di cui sopra. Si utilizza il marchio di una azienda nota per spingere gli stessi utenti, le potenziali vittime a fidarsi. Il tutto funzionerà come al solito, l’inganno del premio e i soldi portati via dal conto corrente dei malcapitati.
Di recente, a tal proposito, una specifica comunicazione è apparsa sulla pagina Facebook della Polizia di Stato. Una serie di indicazioni utili ad evitare raggiri come quello citato:
“Durante la navigazione, in alcuni siti, appare il pop up (in immagine) che ci invita a partecipare ad un sondaggio, indirizzandoci in modo truffaldino in un sito pericoloso. A prescindere gli errori di ortografia o grammatica, quasi sempre presenti in questi tentativi di truffa, si ricorda di non accettare mai inviti a sondaggi, buoni spesa o vincite perché possono celare tentativi di phishing”.
Massima attenzione, dunque, la prevenzione in questi casi può diventare a tutti gli effetti l’unica serie arma di difesa da parte dei cittadini. Il rischio, nella maggior parte delle situazioni è troppo elevato ed è giusto correre ai ripari, anzi, addirittura più che mai doveroso cercare il giusto modo per proteggersi da eventuali guai.
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