Non sempre ciò che acquistiamo presso i più nostri supermercati o altrove corrisponde a quel che si promette.
Il consumatore dovrebbe stare sempre attento a ciò che acquista. Negli ultimi mesi sono emersi importanti riscontri in merito a specifici prodotti. In linea di massima, la cosa che più preoccupa è che lo specifico prodotto di genere alimentare acquistato non corrisponda in realtà a quando riportato in etichetta. Pensiamo a specifici alimenti, per l’appunto, per i quali la qualità è sinonimo di prezzo maggiorato. Una sorta di piccola truffa, insomma.
Un prodotto in particolare, disturba non poco la serenità dei cittadini. Stiamo parlando nello specifico dell’olio ed entrando ancora più nei particolari dell’olio extravergine. Pensiamo, per esempio a quanti prodotti specifici in realtà non corrispondono a ciò che dovrebbero in qualche modo rappresentare in quanto a standard.
Gli esperti consigliano l’utilizzo di olio extravergine d’oliva perché ricco di acidi grassi monoinsaturi, fitosteroli, tocoferoli polifenoli e pigmenti. Districarsi tra le varie marche proposta soprattutto dalla grande distribuzione non è affatto semplice.
La rivista “Il Salvagente”, ha di recente provato a fare chiarezza in questo specifico settore. Troppo spesso, olio di scarsa qualità, viene spacciato per ciò che in realtà non è. Una accurata indagine sui migliori prodotti presenti sul mercato prova insomma a rendere il tutto più semplice agli stessi consumatori.
Stando a ciò che stabilisce la legge, il livello di acidità, nell’olio extravergine non dovrebbe essere inferiore allo 0,8%. Un parametro eccellente varia tra lo 0,1% e lo 0,03%. L’indagine in questione ha preso in considerazione i seguenti specifici prodotti: Bertolli Gentile, Carapelli Il Frantolio, Carrefour Extra Cucina delicata, Cirio Cucina delicata, Colavita Mediterraneo, Coop Classico, Conad Classico, Pietro Coricelli Qualità tracciata, Costa d’oro L’extra, Dante Terre antiche, De Cecco Classico, Esselunga Classico, Frantoio La rocca delicato Eurospin, Farchioni, Primadonna Lidl, Fra’ Ulivo MD, Monini Classico, Sagra Grandulivo, San Giorgio, Santa Sabina.
Da tale indagine emerge la seguente classifica di qualità in merito alle varie marche proposte dal mercato:
Alberto Grimelli, direttore di “Teatro Naturale”, rivista prettamente dedicata all’olio, dichiara quanto segue: “Il 100% degli oli extravergini private label della grande distribuzione esaminati dalla rivista Il Salvagente il mese scorso sono stati bocciati. In rigoroso ordine alfabetico: Conad, Coop, Esselunga, Eurospin, Lidl e MD. Un giusto mix di supermercati, discount e hard discount. Nessuna differenza tra loro: stessa politica e stessi risultati”.
“La verità – prosegue Grimelli – è che si creano miscele ad hoc in laboratorio, con vere e proprie ricette codificate, perché l’olio possa superare di un soffio lo scoglio dell’extraverginità. In queste condizioni è evidente che al primo inciampo, verrà declassato. Basta un po’ di ossidazione, un abbassamento del fruttato ed ecco emergere il difetto organolettico”. Occhi ben aperti, insomma, quando si acquista questo specifico prodotto al supermercato ma non solo. Il rischio potrebbe essere nel vero senso della parola dietro l’angolo.
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