Se i vostri figli frequentano un’università non statale potrete ugualmente detrarre le spese ma entro determinati limiti.
Il MIUR stabilisce dei limiti massimi in relazione alle spese di un’università non statale.
In Italia sono presenti 67 università statali, 29 università non statali legalmente riconosciute, 9 istituti superiori a ordinamento speciale e 11 università telematiche. Realtà differenti con un unico scopo, formare i futuri lavoratori di domani. In base alla scelta si seguiranno diversi percorsi di studio sia con riferimento alla modalità formativa che all’approccio verso le discipline e l’approfondimento elle stesse.
L’aspetto che approfondiremo oggi non è didattico bensì economico. Le spese università statale e non statale possono essere entrambe detratte in dichiarazione dei redditi al 19%, anche se effettuate per un familiare fiscalmente a carico. Ma vige una sostanziale differenza da conoscere nel momento in cui si compila la dichiarazione dei redditi. Scopriamo qual è.
Nel modello 730 2023 si potranno detrarre le spese sostenute nel 2022. Condizione necessaria il pagamento delle stesse con strumenti tracciabili. La differenza sostanziale tra università statale e non statale sta nei limiti di spesa. Non sono previsti nel primo caso mentre nel secondo sì.
L’importo ammesso alla detrazione se riferito alle spese per l’università non statale dovrà essere inferiore a quello stabilito dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca con apposito decreto.
Ebbene, il limite previsto per le spese effettuate nel 2022 è stato stabilito nel Decreto 23 dicembre 2022. Gli importi sono diversi in base alle aree disciplinati e alla Regione in cui si trova l’Ateneo frequentato.
La detrazione del 19% spetta entro i limiti che citeremo divisi per Area disciplinare
Agli importi indicati occorrerà aggiungere l’importo della tassa regionale per il diritto allo studio. Entro suddetti limiti, il contribuente potrà detrarre le spese dell’università non statale nel modello 730. Troverà l’importo al netto di eventuali rimborsi ricevuti nella precompilata e decurtato in caso di superamento dei limiti di spesa. L’universitario o il familiare che lo ha a carico, dunque, non dovrà modificare nessun dato in tal senso.
L’importo dovrà essere inserito compilando i righi da E8 a E10 della sezione I, utilizzando il codice 13. Ricordiamo, infine, che oltre alla detrazione per le spese universitarie non statali o statali sostenute per la frequenza ad un corso di laurea è possibile approfittare di un’ulteriore agevolazione. Il riferimento è alla detrazione dei canoni di locazione pagati dagli studenti fuori sede.
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